Alla fine della fiera è un camion portabombe (e porta missili) e a questo scopo non servono prestazioni (autonomia a parte) e stealthness (cose che costano), mentre alla missione basta la robustezza delle cellula, che si traduce in risparmio su nuove piattaforme... sempre ammesso si puntelli l’affidabilità e la disponibilità operativa con nuovi impianti (soprattutto i motori). Nel contempo, i costosi B-2 e soprattutto B-1 invecchiano perché sempre meno in grado di svolgere missioni più impegnative che il più economico B-52 non si sogna manco di fare da decenni.
Avrei comunque qualche remora anche solo a limitarmi a colpire a distanza con il B-52, specie con l’ingresso in servizio di missiloni russi e cinesi che vanno a nozze contro bersagli che abbiano la classica traccia radar da betoniera: si spera non sia quindi un brusco risveglio a far cambiare idea agli inossidabili sostenitori di questa cariatide volante...ehmm, volevo dire colonna portante dell'USAF...
Lo scrivevo diversi anni fa quando mi sono iscritto al forum e ribadisco il concetto ora: il B-52, con la sua stessa presenza resta un insulto al progresso tecnologico.
C’è poco da essere allegri a mantenere simili dinosauri in servizio, perché l’altra faccia della medaglia di questa pluridecennale deriva “vintage” nell’aerospazio è perdere esperienza e capacità di elaborare nuovi requisiti, incasinandosi l’esistenza anche solo per fare decentemente un’aerocisterna come il KC-46 che, tanto per stare ancor meno allegri, è un tarocco di un velivolo civile uscito di produzione da anni…
Vediamo se al quarto tentativo di fare un bombardiere decente gli americani riusciranno a pensionare anche il B-52 (beninteso dopo B-1 e B-2: non sia mai che venga accusato di lesa maestà…).