Per come sono impostati questi fondi è ammesso l'ingresso di paesi terzi, purchè ovviamente nel contesto della sicurezza e degli interessi della difesa dell'unione europea e dei suoi stati membri.
https://ec.europa.eu/docsroom/documents/34509/attachments/1/translations/en/renditions/native
La Gran Bretagna è e resterà nella Nato, quindi in teoria i fondi potrebbero essere erogati, sempre se si aggiunge un terzo membro UE...e sempre se quel terzo membro non possa essere la stessa Gran Bretagna, visto il casino che stanno combinando al di là della Manica con la Brexit...che senza accordo pare non si possa più fare...ma l'accordo non son capaci di siglarlo...
Chiariamo che si è trattato di 590 milioni tra il 2017 e il 2020 da spartire tra vari progetti (con l'idea di portarli a 13 miliardi nel prossimo quinquennio): è un fondo che serve a favorire la sintesi dei requisiti e limitare la proliferazione di sistemi d'arma diversi nell'Unione, ma, proprio per la sua natura pluri-programma non è qualcosa che possa spostare decisamente l'ago della bilancia se ci sono grossi interessi industriali dietro. E qui ci sono...
Intanto l'ufficializzazione della decisione italiana non dovrebbe essere così lontana.
https://www.portaledifesa.it/index~phppag,3_id,3202.html