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  1. Stante l’attuale situazione, sicuramente perdere miliardi di dollari e rischiare un buco produttivo sarebbe una brutta botta, ma credo ormai che non ci siano molte alternative al tagliar fuori la Turchia, perché probabilmente ci si è infilati in una strada senza uscita. Erdogan non so se sarebbe disponibile a rimetterci la faccia, mentre d’altra parte gli Stati Uniti non sono disposti a trasformare l’F-35 in Turchia in un nuovo F-14. Temo che finché c’è Erdogan al potere non ci sarebbe comunque da fidarsi: stiamo parlando di uno che compra missili russi dopo avergli abbattuto un SU-24 al confine. Gli staranno più simpatici perché gli hanno perdonato quello, come anche l’atteggiamento “ambiguo” con l’ISIS e le cannonate ai Curdi. Mandare a ramengo la Nato o compromettere l’F-35 non è però un prezzo basso per farsi un nuovo amico a Mosca, dopo essersi scoperto un pochino più solo all’indomani del fallito golpe. Per tutto questo, al di là di bastone e carota, non escluderei che da parte USA, sapendo come andrà a finire, ci fosse solo il desiderio di prender tempo senza tagliare la filiera turca prima che le alternative siano disponibili. Di più: non escluderei che questo degli S-400 fosse solo un pretesto (bello grosso, intendiamoci), per dare il benservito a un partener che con gli anni è diventato inaffidabile: della serie dopo il golpe m’è passata la voglia darti gli F-35 e ti ringrazio di avermi dato un buon motivo per non darteli. Dopo l’arrivederci e grazie di Rolls Royce, se poi Erdogan insiste a farsi il caccia turco e a metterci sotto il cofano un motore fatto con gli americani, questi possono pure tenerlo per le palle senza dagli l’F-35 e facendogli fare un aereo che dubito i turchi sarebbero in grado di fare decentemente. Certo, fatto 30, potrebbero far 31 e finanziare il Su-57 che è orfano dei quattrini indiani. Ormai non mi sorprendo più di nulla…Una bella versione turca, con quanto di russo più blindato possibile, perché fossi nei russi parimenti non mi fiderei a dargli l’ultimo nato di casa Sukhoi. Come tutti quelli come lui, accecati da potere e megalomania, Erdogan scherza col fuoco: spiace che la storia non insegni nulla, ma dubito possa averla vinta. Spero solo che finché resta al potere non faccia più danni di quelli che possono essere riparati, anche perché dall’altra parte dell’oceano non c’è certo un pompiere nelle relazioni internazionali…
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