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La prima ministra May ha incontrato a Bruxelles la commissione europea per concordare un possibile spostamento dell'uscita dalla UE al 22 maggio, il giorno antecedente le elezioni del parlamento europeo (23-26 maggio). Il ritardo però è vincolato ad un terzo voto parlamentare (lo stesso già bocciato per ben 2 volte e rifiutato dallo speaker della House of Commons) dell'accordo sottoscritto a novembre con l'UE. In caso di bocciatura, la commissione ha concesso un'estensione dell'articolo 50 fino al 12 aprile in vista di una Brexit senza accordo, per concedere tempo alla Gran Bretgna di decidere come procedere, eventualmente anche con la revoca dell'articolo 50. La commissione in realtà spera o in un nuovo referendum o in elezioni generali. https://www.repubblica.it/esteri/2019/03/22/news/brexit_l_ultima_chance_di_theresa_may-222199974/ https://www.repubblica.it/esteri/2019/03/22/news/brexit_tusk_tutte_le_opzioni_aperte_per_londra_fino_al_12_aprile_may_lasceremo_l_ue_-222198261/ Nel frattempo i giornalisti del Guardian hanno messo gli occhi su documenti governativi riservati che descrivono i piani del governo nel caso di No Deal. Ne risulta una previsione fosca, confusa se non drammatica e che il paese non pare pronto ad affrontare uno scenario di Brexit senza accordo. Il Ministero della Difesa ha allestito un bunker sotterraneo nella sede di Whitehall per coordinare ogni risposta militare alla Brexit. Le principali criticità sono quelle che ho descritto nei mesi scorsi: carenza di cibo fresco, medicinali, energia, trasporti limitati, emergenze sanitarie, ecc. Il governo ha predisposto manuali operativi per comando, controllo e coordinamento da Whitehall per ogni tipo di problema che possa insorgere. La fase critica prevede che il centro di controllo lavorerà a tempo pieno dalle 12 alle 24 settimane. La risposta alle emergenze e alle crisi di ogni genere sarà assegnata al European Union exit and trade (preparedness) subcommittee e prenderà decisioni radicali, come ordinare, sbarazzarsi di regolamenti, mobilitare i militari e ordinare misure di emergenza. Diverse opinioni sostengono che la pianificazione sia troppo scarsa e fatta troppo tardi. https://www.theguardian.com/politics/2019/mar/22/secret-cabinet-office-document-reveals-chaotic-planning-for-no-deal-brexit Una buona notizia. Un grosso distributore ha predisposto scorte di un'importante risorsa: https://www.theguardian.com/politics/2019/mar/21/uk-biggest-toilet-roll-supplier-wepa-stockpiling-no-deal-brexit-avoid-customs-delays Ora che la data finale si sta avvicinando e che si possono trarre le prime conclusioni, alcuni politici europei si sono espressi sul comportamento britannico: patetici, incoerenti, caotici. La reputazione della diplomazia britannica, il suo pragmatismo e autocontrollo, un tempo riconosciuti unanimamente, sono ormai un lontano ricordo, dicono dall'UE. I politici britannici appaiono ai colleghi europei su un altro pianeta, incapaci di vedere le infinite complicazioni della Brexit. Nathalie Loiseau, ministra francese agli affari europei, ha detto: “ mi ricordano il miagolio del gatto quando vuole uscire all'aperto. Quando apro la porta, si siede indeciso. Poi mi guarda male quando lo caccio fuori.” Il senatore francese André Gattolin ha affermato che al giorno d'oggi è patetico osservare Westminster e i parlamentari britannici che ragionano senza alcun aggancio con la realtà. Il ceco Tomáš Prouza ricorda che ancor prima del referendum del 2016, si avvide dell'impreparazione di David Cameron e della sua ignoranza sul funzionamento dell'UE e dei suoi trattati. Poi Prouza ha continuato: "Il diritto ... prima era tutto. Poi, ... "siamo nel Regno Unito, siamo grandi. Avete bisogno di noi per gli affari, in termini di sicurezza, esportate così tanto sul mercato britannico." Il risultato? Abbiamo sempre considerato la Gran Bretagna come un esempio di come un paese potrebbe essere idealmente gestito. Tutto ciò che è andato in fiamme." Bobby McDonagh, un passato da ambasciatore irlandese a Londra, ha affermato che molti connazionali guardano alla Brexit come a un gran pezzo di televisione, ma non divertente. I politici irlandesi ancora non si capacitano di quello che accade a Londra. McDonagh sostiene che il venerabile passato di Westminster forse ha giocato un brutto scherzo. La sua storia e la tradizione hanno autogiustificato un senso importanza eccessivo. La Brexit ha acceso un revival Churchilliano non giustificato: non è un caso che nel 2017 siano usciti sui grandi schermi film come "Churchill" e "Dunkirk". Il mondo è cambiato ma i Brexiteers sono ancorati ai retaggi dell'impero e ritengono che sarà l'UE a patire dell'uscita britannica. Il belga Geert Bourgeois accusa i britannici di mancanza di una leadership politica responsabile e negativo è anche il giudizio di Marcin Święcicki, in passato sindaco di Varsavia e oggi parlamentare polacco. Complessivamente il giudizio è che la reputazione e la capacità diplomatica britannica siano drasticamente diminuite e che in futuro l'influenza diplomatica britannica nel mondo sarà oltremodo ridimensionata. https://www.theguardian.com/politics/2019/mar/20/pathetic-incoherent-chaotic-europes-verdict-on-brexit-shambles Se tutto ciò si verificherà, per l'Italia avrà ancor senso associarsi ai britannici per costruire progetti militari come il Tempest, nel caso di Brexit senza accordo?1 mi piace
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