“Niente di deciso” e “spesa inutile” messi nella stessa frase da un viceministro… Geniale quasi quanto pensare di conciliare in una linea di politica estera coerente il far comprare agli altri quello che noi non vorremmo comprare.
Convincente come l’oste che dice di bere il suo vino, quello che però gli fa schifo...
Si, questi sono convinti sia una spesa inutile, come lo era l’Ilva (alla fine non l’hanno chiusa), il TAP (non l’hanno fermato) e la TAV… Dopo le prime due retromarce, con Salvini addobbato da operaio della TAV e l’opposizione a favore, rischiano di prendere la terza sportellata in faccia…
Hanno detto no a tante cose, fatto tante promesse che non sono in grado di mantenere e ora che sono nella stanza dei bottoni cominciano ad accorgersene, visto che perdono voti a vantaggio di chi è più bravo di loro, ma “forse” solo a vendere l’aria fritta…
L’ha detto anche Conte alla Merkel, che i 5S stanno cercando qualche argomento per recuperare nei sondaggi…
Perché dunque rinunciare a qualche (in)deciso proclama pre-elettorale sul vecchio cavallo di battaglia antimilitarista del NO all’ F-35, puntando a intortare l’elettorato qualunquista o pacifista a cui men che meno frega qualcosa del nuovo clima da Guerra Fredda che si sta delineando?
I programmi aeronautici abbracciano archi temporali amplissimi e la speranza dell’F-35 in Italia può essere quella di riuscire a sopravvivere a questo governo che naviga a vista (come tutti quelli precedenti beninteso...) e a questa ondata di politica fracassona e qualunquista al di qua e al di là dell’Atlantico, che si è dimostrata più adatta a sfasciare che a creare.
Il futuro è molto incerto e se da un punto di vista tecnico-strategico la soluzione ideale sarebbe quella di proseguire col programma F-35 e prepararsi al futuro con una partecipazione ad un programma congiunto europeo, la realtà è molto complessa e scegliere se stare coi britannici o coi francesi per l’aereo del futuro suona strano, quando non siamo manco capaci di stare con chi abbiamo scelto in passato per l’aereo presente…
Logica vorrebbe partecipassimo a qualcosa di più condiviso possibile a partire dal Tempest britannico, se non altro per il coinvolgimento della parte britannica di Leonardo, ma la stupidata tutta inglese della Brexit, l’anacronistica grandeur tutta francese e il menefreghismo tedesco nei confronti dei temi della difesa, creano un cocktail indigesto se unito alla politica italiana, oggi in grado solo di produrre vuoti proclami e tante belle analisi costi-benefici.
Corre verso la meta chi sta unito con convinzione e pragmatismo. Senza si va solo a sbattere.