E invece non è una domanda da ignorante, è il costante dilemma di ogni progettista navale. Sotto la voce stealthness in una nave non rientra solo l'opera morta e le eventuali sovrastrutture, ma anche quello che sta nella "pancia" del mostro.
Posso usare una forma sfacettata e materiali radar assorbenti, magari con strati prismatici come ci insegnano gli aerei stealth per dare false prospettive ai radar nemici. Ma come dice Flaggy devi fare i conti con le forme prima o poi, un peschereccio a tot miglia dovrebbe essere invisibile ad occhio, non un condominio piramidale. Aiuta nel caso di recon aerei a lungo raggio, che unito alla vastità superficiale del mare la rendono "invisibile", ma in un duello all'arma bianca non avrebbe nessun vantaggio.
Altro punto è il rilevamento sotto la linea di galleggiamento: non se ne fa nulla di un design antiradar se poi rimbalza l'eco dei sottomarini in maniera apocalittica e i sonar passivi avvertono i rumori delle macchine motrici e della cavitazione delle pale ad un centinaio di miglia. Qui le misure adottate sono (almeno in teoria) l'esasperazione della tecnica rispetto alle classiche unità belliche. Esasperate si, ma quanto? cuscinettare gli assi in maniera maniacale ormai è prassi comune e le turbine (o diesel) più di tanto non gli zittisci. Le eliche hanno avuto una notevole evoluzione ma cavitano. Che il fenomeno succeda dopo il passaggio della pale è bene, ma comunque si verifica e si avverte, quindi si rileva e tradisce la furtività. Alle boe sonar non importa quanto sei invisibile ai radar e le puoi sganciare a decine laddove hai il sospetto che circoli naviglio furtivo. I doppler poi ti scoprono subito la perturbazione in acqua che una nave di tali dimensioni provoca. Come già detto, le dimensioni tradiscono.
Per quanto riguarda i satelliti, un'azione di scoperta la si può condurre dal punto di partenza fino al momento in cui il satellite esce dalla sua finestra operativa, e li interviene il calcolo delle probabilità entro un ipotetico raggio dalla posizione precedentemente nota della nave. alla fine del secondo passaggio l'errore aumenta in quanto la superficie degli oceani è troppo vasta. Servirebbe un secondo e un terzo satellite messi in nuova orbita per tenere costante il rilevamento, con tutti i costi e le complessità che tale operazione comporta per una sola unità in navigazione.
A mio parere, in una battaglia navale vecchio stile lo stealthness conta poco. Nella guerra aria-mare invece può fare la differenza. Tutto dipende da cosa è chiamata a fare quella determinata classe di navi.