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  1. Non è che avessi particolari speranze riposte in quest’incontro e al più mi aspettavo la firma di un grottesco documento che servisse a Trump per dichiararsi vincitore (cosa indispensabile per ogni pallone gonfiato...). Con un accordo su minerali e terre rare, che più che altro serviva alla narrativa trumpiana del “mi faccio ripagare gli aiuti dati finora” (soldi in gran parte spesi comunque in armi negli USA…), Zelensky avrebbe portato a casa ben poco, ma era l'obiettivo minimo. Mai però mi sarei aspettato un disastro del genere, cui, cosa inedita, ha contribuito (e non poco) pure il vicepresidente Vance, incendiando l'ucraino che già non aveva preso bene la domanda di un giornalista, che non aveva avuto nulla di meglio da fare che equiparare ll suo consueto abbigliamento ad una mancanza di rispetto nei confronti di chi lo ospitava...La diplomazia è quindi andata alle ortiche, segno che le distanze tra le posizioni e tra i caratteri di chi le sosteneva erano siderali. Questo storico disastro (che rischia di essere per gli ucraini un cigno nero di grossa stazza…) per ora va oltre le mie capacità di commentarlo nelle conseguenze, che sono al momento imprevedibili e tutte da scrivere, con un'Europa che nell’incontro a Londra della prossima settimana dovrà raccogliere i cocci e decidere se vuole rimanere un nano politico e militare, venendo schiacciata tra l’incudine di questa sciagurata amministrazione USA e il martello russo. Non so cosa pensare: è talmente masochistico per gli USA ciò che questa nuova amministrazione sta facendo mettendosi contro gli storici amici, che mi viene difficile da escludere a priori che il cazzaro possa venir fatto fuori politicamente prima di arrivare a fine mandato...Sinceramente però anche un impeachment o l’attivazione per incapacità del 25° emendamento porterebbero al vicepresidente, che, per quanto visto in queste settimane, non fornisce garanzie di utilizzare in modo migliore il cervello (accessorio che evidentemente non fa parte dei requisiti richiesti per entrare nello staff di Trump). L’America profonda che ha creduto nel MAGA? Avrà modo di pentirsene amaramente (e ha già cominciato...), perché a Trump non frega niente di quelli che per lui sono solo degli utili idioti e dei miserabili... Questa amministrazione farà tali e tanti disastri che si farà molta fatica a trovare dei nuovi equilibri. La mia speranza è che serva come scossa per ottenere qualcosa di buono, anche se è e resta un piccolo faro in mezzo alla nebbia di questo periodo storico.
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  2. Disgustoso. Personalmente considero l'appropriamento di Bella Ciao da parte degli invasori il fatto più culturalmente inaccettabile. Mentre altri fatti sono politicamente ancora più inqualificabili.
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  3. Camporini ha anche ragione e Il fatto che gli USA si siano messi nelle mani di un cazzaro non autorizza al pessimismo cosmico. Le cose migliori vengono proprio nei momenti più difficili e l’Europa ha la sua occasione di redimersi dal torpore degli ultimi 30 anni. Di solito quando i cazzari vincono le elezioni, le democrazie sfoderano gli anticorpi per eliminarli quando si palesa che han fatto più danni che altro. L’America ne troverà di nuovi e l'Europa (non solo la UE) deve fare la sua parte per arginare la Russia di PUC, che non è l'URSS e tanto meno il Patto di Varsavia: è solo un paese rovinato da un mafioso. E a proposito di fare danni, Trump la prima volta non è riuscito a fare ciò che voleva e si illude di farcela ora colpendo gli avversari ancora più duro. Zelensky non è un dittatore con consensi al lumicino, ma sicuramente è colpevole di non averlo appoggiato quando voleva screditare Biden e il pallone gonfiato se l’è legata al dito. Il mondo però non funziona come crede lui e lui sopravvaluta le sue capacità. Cadrà quindi nell’errore di tutti gli arroganti: sottovalutare gli avversari. Altro che MAGA... Anche PUC lo ha fatto e ha preso tante mazzate, solo che qualcuno si fa infinocchiare dall’aura di invincibilità che la sua propaganda dipinge intorno a una Russia che in realtà è allo sfascio economico, sociale e militare . L’Europa non è un monolite politico, ma conta oltre 500 milioni di abitanti e deve solo prendere con beneficio d’inventario ciò che dicono questi due farabutti e andare per la sua strada in attesa di tempi migliori: le loro parole fanno parte della strategia comunicativa e sono completamente disarticolate dalla realtà, la quale non contempla un’Ucraina sottomessa, il Canada come 51 stato e manco la Groenlandia come 52°.
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  4. Gli Ucraini meritano rispetto in ogni caso, non stanno conducendo una guerra per procura ma lottando per la propria sopravvivenza. Se anche il fronte ucraino cedesse e Zelensky o il futuro loro rappresentante fosse obbligato a rifugiarsi all'estero con uno smembramento punitivo del Paese, i Russi si troveranno ad affrontare una resistenza interna che al confronto l'Afghanistan o il Vietnam apparirebbero una passeggiata - anche senza l'ISR e l'aiuto degli USA. È in gioco la sopravvivenza di un popolo, che si sente tale e ha mostrato attributi che i professionisti della disinformazione nostrana manco si sognano. E Trump e Putin non dureranno per sempre.
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  5. Morti a milioni, gli USA che spendono più dell'Europa (in verità credo siamo a 1/3...), Zelensky che è un dittatore responsabile della guerra... Il problema dei veri stupidi è che non capiscono di esserlo. Ok, a parole sappiamo che Trump è un arrogante pallone gonfiato ed essendo pure un bugiardo conclamato, le sue parole vanno prese col beneficio d'inventario e come parte della sua strategia negoziale. Come PUC spara alto per ottenere ciò che vuole veramente (che è comunque fare danni per il proprio tornaconto...). Sicuramente, visto che è un vendicativo cretino che stavolta si è premurato di attorniarsi di yes man, farà grossi danni in politica internazionale. La speranza è che per fare danni irreparabili alla guida di un paese che comunque presenta degli anticorpi (evidentemente ora in fase di immunodeficienza...) gli ci voglia più tempo di quello necessario a levarsi dalle palle (ovvero i 4 anni che gli statunitensi impiegheranno per rimediare alla fesseria fatta rieleggendolo...). L'Europa deve stringere quindi i denti e l'Ucraina di conseguenza.
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  6. A quanto pare, Ciuffettone ha letteralmente rimproverato Zelenskyj di aver "iniziato la guerra" tre anni fa. Siamo oltre il ridicolo, siamo alla negazione dei fatti e al ribaltamento della realtà. A breve probabilmente apprenderemo anche che il 1° settembre 1939 furono i polacchi a invadere la Germania e che l'incidente di Gleiwitz non era affatto una montatura messa in atto da Goebbels ma un vero e proprio perfido polacco tentativo di assalire il pacifico e inoffensivo popolo tedesco. Francamente, comincio ad avere la nausa di queste quotidiane sceneggiate da bettola dove vale tutto e il contrario di tutto. La cosa più surreale è l'assordante silenzio dell'opposizione democratica negli States.
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  7. La UE in questi tre anni tra aiuti finanziari e armi ha dato svariate decine di miliardi a Kiev che ha già dimostrato di reggere per parecchi mesi anche senza l'aiuto USA. Non è che 6 o 10 sarebbero quindi così irrealistici. Non mi pronuncio sulla sparata dei 700 (magari più corrispondenti come cifra a quanto si dovrà spendere in tanti anni per rimediare alle distruzioni causate dal nano malefico...). 6 o 10 lo sono in questo momento? Forse, ma se ne parla veramente e d'altra parte Trump ha dimostrato di fottersene dell'Europa e anche dell'Ucraina nella misura in cui questo non porti a tangibili vantaggi per gli USA (o meglio che lui ritiene tali per la nazione che sta contribuendo a rovinare...). Credo che in Europa ci sia una presa di coscienza di ciò (vedi incontro di Parigi...) e non credo si tireranno i remi in barca. La UE non ha le armi degli USA nei depositi, ma soldi per costruirle e soprattutto per far si che sia l'Ucraina a costruirsele, si. Glieli daranno? Penso e spero di si. Saranno sufficienti? Dipende per cosa...Per riprendersi la Crimea no e probabilmente è un no a prescindere, ma lo sono di sicuro per mandare all'aria i piani di PUC (relativamente noti...) e Trump (qualunque possa essere quello partorito dalla sua mente bacata...). Credo sia stia delineando una prova di maturità per la UE. Dipende se i vari paesi ritengono che sia in gioco una posta molto alta. Lo era col covid e mi sa che ci sia nelle cancellerie la percezione che lo sia anche in questo frangente. Ciascuno per proprie ragioni, Trump e soprattutto PUC vogliono dividere l'Europa e per farlo ne supportano le forze centrifughe, distruttive per gli attuali equilibri (oltre che accondiscendenti nei confronti di PUC). E perchè mai chi è ora al governo dovrebbe lasciare che accada senza spenderci badilate di miliardi per evitarlo? Ne verrà fuori qualcosa di buono? Forse di meno peggio...ma di sicuro non vorrei vivere in un Europa plasmata a immagine e somiglianza di due farabutti.
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  8. Il punto focale è senza dubbio il fatto che l'Europa, sia come Unione Europea che come costola continentale della NATO, non è un attore rilevante nella crisi ucraina. Da questo punto di vista la posizione americana sprezzantemente critica appare persino comprensibile: ci facciamo crescere una guerra praticamente in casa senza avere un piano B e senza nemmeno mostrare di avere un piano A, nonostante le avvisaglie di questa crisi si siano palesate da almeno un decennio? Abominevole. Le cause di questo disastro sono note, inutile ripercorrerle, ora però proprio Kiev potrebbe diventare l'ago della bilancia se da Washington decidessero di tirare troppo la corda. Dal punto di vista degli ucraini, non si comprende per quale ragione dovrebbero rassegnarsi a regalare a Ciuffettone i gioielli di famiglia (risorse minerarie) come "pagamento" di quanto già fornito dagli USA rassegnandosi nel contempo a vedersi comunque tagliati gli aiuti militari. Non mi sostieni più? Beh, allora prima di tutto non ti pago, e seconda di tutto le mie terre rare le dò a tedeschi, polacchi o persino ai cinesi. Se la geopolitica va gestita come se fosse il mondo degli affari, a brigante... brigante e mezzo. Stessa postura nei confronti di Ciuffettone dovrebbe assumere l'Europa, se fgosse capace di parlare con una voce sola: se non vuoi più essere il primus inter pares nel sostenere l'Alleanza Atlantica, non ti compriamo più nemmeno una cartuccia 22LR. Poi con il tuo comparto industriale militare le rogne te le sbrighi tu e vediamo quanto duri alla Casa Bianca.
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  9. Volendo rimanere (con uno sforzo sovrumano) il più freddo possibile di fronte al terrificante teatrino messo in atto dai due yankees, posso solo prendere atto che oggi Zelenskyj ha dimostrato dignità da vendere e coraggio pari a quando chiese "munizioni, non un passaggio", offrendosi pubblicamente come agnello sacrificale di fronte ad accuse infamanti e a deformazioni della realtà degne del Volkischer Beobachter. Tutto questo gli è servito per portare a casa un paio di risultati politicamente non disprezzabili: 1. la dimostrazione plateale, di fronte a tutto il mondo, che a Trump (scusate il termine) e al suo galoppino Vance (scusate la volgarità) non può essere riconosciuto il ruolo di mediatori equidistanti nella crisi ucraina, e 2. la solidarietà dell'opinione pubblica occidentale e di quella ucraina, potendo affermare a buona ragione di aver fatto tutto il ragionevolmente possibile per evitare lo strappo con gli USA. Non è molto, ma è meglio di niente. Ora sarà bene che la diplomazia ucraina cominci a tessere una nuova tela con Cina e Unione Europea, che sono gli attori geopolitici logicamente ostili alle trame comuni dello psicopatico arancione e del criminale del Cremlino. E' complicato, bisogna vedere chi ci starà. Gli USA, peraltro, hanno gettato la maschera e oggi possiamo prendere atto che agiscono con finalità che non hanno nulla a che vedere con il raggiungimento dell'obiettivo di una pace giusta e duratura, essendo portatori del colossale conflitto di interessi costituito dal progetto di staccare la Russia dall'abbraccio cinese e staccare la Cina dalla protezione dell'ombrello nucleare russo.
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  10. In Israele e Palestina bisognerebbe mettere fuori gioco i diversi estremisti. Altro che buttare altra benzina sul fuoco.
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  11. Se non si trattasse di una disputa in ambito politico ma di carattere esclusivamente giuridico civilistico, dovremmo considerare le pretese di Ciuffettone di riavere indietro talleri e sesterzi come una demenziale follia. Non esiste da nessuna parte, nel pianeta della logica e del diritto, che a un atto di ponderata e consapevole liberalità possa far seguito la richiesta di riavere indietro (e per giunta con interessi da strozzino) quanto già elargito. Sempre secondo logica, Ciuffettone dovrebbe - caso mai - prendersela con l'amministrazione Biden che ha preso tale decisione. Da parte di Kiev l'unica risposta appropriata dovrebbe essere un aristocratico gesto a ombrello.
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  12. Una bella petizione contro Mattarella firmata da Ciolanka Sbilenka, Galina Kocilova, per non parlare di Vagina Quasinova ce la potevamo far mancare?...Ennesima figura da beoti del servile propagandista di turno (italiano) e dei russi che ovviamente colgono al balzo l'occasione...per dimostrarsi dei cialtroni. Lo sputtanamento è finito sui giornali... https://www.repubblica.it/esteri/2025/02/24/news/petizione_mattarella_russia_zakharova_nomi-424025281/?ref=RHLF-BG-P1-S2-T1 Per farsi due risate c'è il commento di Catania. La Zakharova che canta Bella Ciao è oltre il limite del grottesco, considerato il significato di quella canzone... https://www.lastampa.it/esteri/2025/02/22/video/russia_zakharova_riceve_le_firme_della_petizione_contro_sergio_mattarella_e_canta_bella_ciao-15017685/ Intendiamoci, ora i cazzari non è che si trovino solo di là: Trump infatti ormai ci delizia con perle di saggezza quotidiane. Se non altro in Europa c'è ancora chi cambia governo, ma mantiene un minimo di coerenza... e non usa la testa per separare le orecchie...
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  13. la presenza del drone, in compiti ISR e strike, rimarrà tale e si espanderà ed è da intendere come una "evoluzione orizzontale" della componente aerea. tale presenza porta, come abbiamo visto, a due sostanziali novità: l'impossibilità della manovra e la fusione tra la manovra a contatto e quella non a contatto. in un conflitto in cui sarà presente la componente aerea "classica", bisognerà vedere se riuscirà o meno, estendendo e "rinforzando" la manovra non a contatto, a ristabilire la manovra.
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  14. @Berkut Il disagiato delle auto elettriche ha smentito.
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  15. Da altre fonti riporto l'analisi attuale di Tatarigami (ex militare ucraino ora in pensione, persona che anche chi "tifa" per i russi gli riconosce una non comune onestà intellettuale):
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  16. Non so se definirla politica, come da titolo del thread o piuttosto patologia. Cmq questi (Musk e Milei, il leader argentino) stanno più fori di un balcone. E questo fa solo il paio con quello che il vicepresidente Trump mostrò nel 2007. Non sono editing video, ma la cruda realtà di chi governa gli USA in questo momento.
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  18. Io non sono antimericano, e sono invece decisamente "russofobo", ma se si concretasse lo scenario "auspicato" da Stirpe e domani a Parigi gli Europei mandassero a dire a Trump "toglietevi pure dai piedi, ad aiutare gli Ucraini ci pensiamo noi", l'Europa si rascatterebbe alla grande da tutte le colpe che gli possono essere ragionevolmente imputate. E che giorno sarebbe!
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  19. Il pod AN/ALQ-131 e le 8 GBU-39/B farebbero indentificare l'aereo come uno di quelli di origine olandese. Un'altra foto invece ci può far dire che agli ucraini siano arrivati anche AIM-9X e AIM-120C... https://www.twz.com/air/new-shots-of-ukrainian-f-16s-shine-light-on-combat-missions Il saliente di Kurachove intanto si sta per chiudere. Tutte questi villaggi sono ormai cumuli di macerie che, una volta presi con immensi dispendi di risorse, diventano poi trappole mortali perchè vengono bersagliate dall'artiglieria e dai droni. Questo però non rappresenta un problema per i comandi russi a quali interessa solo di avanzare in vista dei colloqui di pace sponsorizzati dall'amministrazione Trump che sta traducendo la faciloneria pre-elettorale ("la chiudiamo in 24 ore") in caotica arroganza.
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  20. I nodi, prima o poi, vengono al pettine. E in politica, quando si crea un vuoto, qualcuno o qualcosa lo occupa sempre, inevitabilmente. L'Europa, gigante economico dai piedi d'argilla e ridicolo nano politico, non poteva aspettarsi che la sua totale irrilevanza durasse a lungo senza che altri occupassero lo spazio che in teoria le sarebbe dovuto spettare se non si fosse ostinatamente rifiutata di creare un soggetto capace di parlare con una voce unica e credibile. Leggendo la dichiarazione di Ciuffettone si comprende chiaramente il disegno strategico di riportare il baricentro della Russia verso ovest al fine di staccarla il prima possibile dall'abbraccio di Pechino, che è il vero nemico di Washington e che lo sarà sempre più negli anni a venire. Il rischio concreto è che il prezzo di questo riavvicinamento, che appare perfettamente logico nell'esclusivo interesse statunitense, debba pagarlo l'Ucraina prima e l'Europa poi.
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  21. Parla sempre e comunque di forza di pace dopo la fine delle ostilità, non certo della Terza Guerra Mondiale... Intanto... I missili a corto raggio (comunque ancora da fabbricare...) sono importanti per tenere lontani i velivoli russi e soprattutto per difendersi da droni Shahed e missili cruise, mentre contro le bombe plananti servirebbe un braccio più lungo... E' comunque un ulteriore segnale di una maggior attenzione per la difesa da parte degli stati europei. Un conto è dire che bisogna spendere di più e un conto e farlo investendo in armi e andando oltre al cercare tra i fondi di magazzino qualcosa per l'Ucraina. E'però importante che ci sono più le remore a dire apertamente che le forze armate vadano potenziate (lo dice perfino Von der Leyen che come ministro della difesa non s'era certo distinta per rafforzare quelle tedesche...). Serve anche a preparare l'opinione pubblica che è e resta impontante per garantire continuità di azione di fronte alla minaccia russa. Oltre l'Atlantico invece Vance raccoglie i complimenti per la sua performance allo Studio Ovale... A manco un mese e mezzo dall'insediamento siamo alle manifestazioni di pubbilico disprezzo...Complimentoni. Probabile che alle elezioni di mid term arrivi una batosta, ma sono lontane e ovviamente Trump bolla come fake news i sondaggi che mostrano come nessun presidente abbia fatto peggio di lui in termini di gradimento dopo così poco tempo. E' solo l'inizio insomma...
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  22. se ai russi sta stretta la collaborazione, firmata e controfirmata, coi cinesi dove, almeno per il momento, mantengono un margine nucleare (quello convenzionale non lo hanno più da un pezzo), figuriamioci come andrebbe quella con gli americani, dove non hanno alcun margine. tra le altre cose, i russi dovrebbero gettare alle ortiche i rapporti bilaterali con Cina, Iran e Korea del Nord, in cambio di un'intesa con un'amministrazione, non un sistema paese, che potrebbe crollare in pochissimo tempo, già alle elezioni di mid-term, se non prima. d'altro canto, non è un caso che, mentre noi assistevamo al triste teatrino del biondo, i russi si siano incontrati proprio coi loro partner strategici, in incontri o telefonate strombazzate in pompa magna...
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  23. Bisogna mettersi una mano sulla coscienza e capire che ad oggi (e chissà per quanto tempo) gli Stati Uniti in mano a quel giullare non sono da ritenersi un partner stategico ed economico affidabile per nessuno. In tal senso, il Vecchio Continente deve tracciare da se i suoi passi, coerentemente a quanto già espresso in gennaio dall'euro-deputato danese Anders Vistisen. Qualcosa che ha suonato tipo: "Lasci che glie lo dica in parole che può capire: Mr Trump fu*k Off".
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  24. Il missile aria-aria più famoso. Il più usato. Il più copiato. In servizio dal 1956, con una vita operativa prevista fino al 2055. Oltre 150000 prodotti dagli Stati Uniti e altri 50000 all’estero. Venduto ad oltre 50 paesi. Il più efficace della storia, con quasi 300 “kill”. Questi sono solo alcuni dei record dell’AIM-9 Sidewinder (pron.: sàid-uàinder). Eppure l’origine di questo missile non avrebbe potuto essere meno probabile. Lo sviluppo è iniziato nel 1947 al Naval Ordnance Test Station (NOTS) di China Lake come iniziativa privata di un team guidato dal fisico William.B.McLean, un progettista geniale. L’obbiettivo era la realizzazione di un missile a ricerca termica denominato "Local Fuze Project 602" per colpire bombardieri, affidabile, con “la complessità elettronica di una radiolina e quella meccanica di una lavatrice". Per contenere i costi, dati i fondi quasi inesistenti, si è impiegato il motore del razzo Zuni. Questo ha condizionato la scelta del diametro di 5 pollici (127 mm), da allora invariato, ma che ha obbligato i progettisti a miracoli per contenere le 14 valvole termoioniche e i 24 componenti in movimento. La ricerca ha portato ad un contratto assegnato alla Philco nel 1951, anno del primo lancio. L’inizio non è stato incoraggiante, con 13 test falliti. Ma al 14° lancio, l’11/9/1953, il prototipo, lanciato da un A-1 Skyraider, ha colpito il bersaglio (QB-17) e il missile ha ricevuto i codici XAAM-N-7 per la US Navy e GAR-8 per l’USAF. Nei test, continuati per anni, sono stati lanciati oltre 300 missili. Nel 1962 ha ricevuto la nuova designazione AIM-9. Il missile ha preso il nome da un crotalo, serpente che percepisce gli infrarossi, dal tipico andamento serpeggiante, simile a quello del primo prototipo. Il Sidewinder adottava per la prima volta un sensore a reticolo rotante, con una configurazione Cassegrain. Uno specchio concavo concentrava i raggi infrarossi su di un secondo specchio di fronte, in rotazione assieme al reticolo. Se il bersaglio era fuori asse, i lampi di luce sul rilevatore erano più brevi, data la velocità più elevata ai bordi del reticolo in rotazione. La frequenza pulsante veniva convertita in segnali elettrici per la guida del missile. La precisione necessaria sarebbe venuta meno se il missile avesse iniziato un rollio, e avrebbe richiesto un complicato sistema di sensori per correggerlo. Il team ha risolto il problema con l’invenzione dei “rolleron”, posti alle estremità delle alette in coda, che agiscono come piccoli giroscopi. http://www.youtube.com/watch?v=cfzj3rRIVU4 La prima generazione AIM-9A Sidewinder 1 E’ stato prodotto dalla General Electric in soli 240 esemplari, ancora sperimentali, a partire dal 1955. I primi non disponevano di rolleron e non erano impiegabili oltre i 13700 metri di quota. Il motore dava una velocità di 1,7 Mach oltre quella di lancio. Il raggio d’azione a bassa quota era di soli 800 metri, poi è stato aumentato. Il sensore infrarosso non raffreddato al solfuro di piombo (PbS) rilevava bersagli in un cono di soli 4°. La fase di guida era brevissima, il generatore a gas per l’azionamento dei canard funzionava per soli 10 secondi, la testata era piccola (4,5 kg) e la spoletta inaffidabile. Pur insufficiente, nel maggio del 1956, è entrato in servizio come AAM-N-7 Sidewinder 1. AIM-9B Sidewinder 1A L’AAM-N-7 Sidewinder 1A, operativo nel 1956, riprendeva direttamente il precedente, trasformandolo in arma operativa, con alcuni miglioramenti. Lungo 2,83 metri, con un diametro di 12,7 cm, aveva una apertura alare di 56 cm, 38 alle alette anteriori, e pesava 74,4 kg. Il motore Thiokol Mk-17 mod.1 a propellente solido con 18,6 kg di propellente dava 1690-1750 kg/sp per 2,2 secondi (3700 kg d’impulso) e accelerava il missile tra 1,7 e 2 Mach oltre la velocità di lancio. Poteva essere lanciato fino a 18300 metri d’altezza contro aerei fino a Mach 2,5 ma il lanciatore non doveva manovrare oltre 2-2,5g. Il raggio d’azione era di 1,2 km a livello del mare in un arco di 30° in coda, 1,8 km a 3000 metri di quota in un arco di 40°, 4 km a 9000 metri. Nel caso di lancio a 1,5-2 Mach a quote di 15000-20000 metri si potevano superare i 10 km. Il Sidewinder poteva virare a 10-12g al livello del mare ma a solo 4g a 16000 metri. La durata del generatore di gas era aumentata a 22-24 secondi. Seguiva il bersaglio puntando direttamente al metallo rovente dello scarico (pure pursuit). Nelle prove si era rivelato micidiale, con il 65 % di colpi a segno. La probabilità di un K-kill (complete kill) era del 30-40 % contro un bombardiere e del 40-50 % contro un caccia. Il sensore a reticolo al solfuro di piombo (PbS), nel muso di vetro non raffreddato, operava a 70 Hz tra 1 e 2,5 micron, utilizzando lo Spin Scan in modulazione d’ampiezza (AM). L’insieme degli specchi interni aveva un campo di vista istantaneo di 4° (IFOV) e un settore di rilevamento aumentato a 25° (FOV), scansionato a 11°/sec. In condizioni ideali poteva rilevare un bersaglio a 12-15 Km. La "dead zone" verso il sole era di 20°. A 9 metri dal bersaglio la spoletta infrarossa di prossimità Mk-303 (o quella a contatto) attivava la testata a frammentazione Mk-8 mod.4 di 11,3 kg con 5,7 kg di esplosivo HBX-1 che proiettava 1200-1500 frammenti con un angolo di 6-8° in avanti rispetto alla perpendicolare del missile, capaci di penetrare 25 mm di alluminio a 10 metri. Attiva 1,4 secondi dopo il lancio, a circa 900 metri, disponeva di sistema d’autodistruzione. Il Sidewinder permetteva di superare le limitazioni dei cannoni, dopo il lancio si autoguidava e permetteva il disimpegno immediato. Era di lancio rapidissimo: meno di 1 secondo. Era insensibile al chaff e ai disturbi radar. Non dava segnali al bersaglio, a parte la scia. Era molto più economico dei missili a guida radar e compatibile con quasi ogni velivolo. Era un progresso notevole, tanto da cambiare per sempre il combattimento aereo. Il missile è stato subito adottato anche dai paesi alleati. In Svezia è stato denominato Rb-24. Il 24/9/1958 il missile è stato impiegato per la prima volta in combattimento dagli F-86F nazionalisti contro i MiG-17 cinesi durante i combattimenti sullo stretto di Taiwan. In quel primo giorno sono stati abbattuti 9 aerei, 4 dei quali con i Sidewinder. Dopo soli due anni l’Unione Sovietica ha realizzato l’R-3S(AA-2 Atoll), copia fedele del missile americano, realizzata per “reverse-engineering”. Non si saprà mai con certezza se un MiG-17 cinese sia rientrato con un missile inesploso nella coda. E’ sicuro che i cinesi abbiano inviato in Russia molti resti recuperati e sembra che i sovietici abbiano ottenuto i progetti dal colonnello svedese Stig Wennerström. Il Sidewinder è stato subito impiegato in Vietnam, sugli F-4, F-8, F-100, F-104, F-105, A-4 e A-7. Ma i risultati sono stati del tutto insoddisfacenti. Il lancio di 187 AIM-9B ha portato all’abbattimento di soli 29 aerei (Pk 15 %), con 53 missili lanciati fuori inviluppo (28 %) e ben 105 difettosi (56 %). Questo ha originato lo studio Red Baron dell’USAF e il rapporto Ault della US Navy che hanno analizzato l’addestramento, la manutenzione le prestazioni dei velivoli e dei missili. E formulato la richiesta per estese modifiche volte all’aumento dell’affidabilità e delle prestazioni dei missili. La produzione, divisa tra Ford Aerospace (Philco) e Raytheon, è terminata nel 1962 dopo 80900 unità ad un prezzo medio di 41000 $. Vi sono state non meno di 14 sottoserie (B-1, B-2, ecc.), l’ultima come stop-gap ai ritardi nel Sidewinder 1C. La copertura in vetro semplice è stata sostituita con una trasparente ai soli infrarossi e la “zona morta” verso il sole è stata ridotta a 5°. Sidewinder 1B Era un progetto per trasporto interno sull’F-11F Tiger. Con le ali pieghevoli, doveva trovare posto in stive di 2,7 metri x 20 cm x 20 cm. Non ha avuto seguito. Raywinder Una proposta del 1956 per armare i bombardieri con un missile antiradar in grado di colpire gli intercettori nemici o i jammer volanti. Nelle prove, condotte tra il 1956 ed il 1962, ha funzionato bene contro i radar a terra. Ma il progetto è stato abbandonato perché sui caccia russi il radar non era ancora molto comune e nell’attacco al suolo lo Shrike era superiore. La seconda generazione La US Navy ha proseguito da sola il miglioramento del missile, sviluppando i modelli Sidewinder 1C mod. 29 (AIM-9D) e mod. 30 (AIM-9C) con sensori chiamati IRAH (infrared alternative head) e SARAH (semiactive radar alternative head). AIM-9C Sidewinder 1C Nel 1957 la Motorola ha realizzato un Sidewinder a guida radar per i caccia che non potevano impiegare lo Sparrow, come l’F-8 Crusader. Le prime due prove di tiro sono fallite e il progetto ha rischiato la bocciatura. Nel 1959 il terzo test ha avuto successo. Sfortunatamente, il radar consigliato aveva una antenna di 61 cm di diametro, superiore a quella di 33 cm degli F-8 iniziali, che rendeva la guida del missile poco efficace. Si è dovuto attendere l’arrivo del radar APQ-83 con antenna più grande. La valutazione del missile si è protratta fino al 1964. Nei test l’AIM-9C ha dimostrato un Pk del 77 % in condizioni ideali, ma era inadatto sotto i 3000 metri di quota. Alla fine dello stesso anno è entrato in servizio. Lungo 2,87 metri, con una apertura alare di 64 cm, pesava 84 kg. Ne era previsto il trasporto in una sola unità, accanto a tre AIM-9D all’infrarosso. Il ricevitore radar semiattivo (SARH) impiegava la scansione conica. In dotazione anche agli F-3 Demon, è stato fabbricato in soli 1000 pezzi. Non sembra sia stato mai lanciato in combattimento. La pessima manutenzione ne ha abbassato l’affidabilità, tanto da metterne in forse la prosecuzione in servizio. E’ stato ritirato, invece, alla metà degli anni ’80. AIM-9D Sidewinder 1C Entrato in servizio alla fine del 1964, il modello D, prodotto da Philco-Ford e Raytheon, era identico nelle dimensioni al precedente ma pesava 88,5 kg. Come il C, adottava il nuovo motore Rocketdyne Hercules Mk-36 mod.5, da 1243 kg/sp con una durata di combustione di 4,7-6 secondi, che permetteva un notevole aumento di portata, fino a 17,7 km (balistica) ad alta quota. Il generatore di gas consentiva 60 secondi di volo controllato. Le alette a delta maggiorate miglioravano la manovrabilità ed erano azionate da attuatori più potenti (136 Nm). La punta del missile era ogivale a bassa resistenza, in fluoruro di magnesio (MgF2), più trasparente alle lunghezze d’onda maggiori. Il missile aveva una velocità a fine combustione di oltre 2,5 Mach e un inviluppo di lancio doppio di quello dell’AIM-9B, con raggio minimo ridotto. Il limite di lancio era di 3g e la probabilità di colpire era superiore. Il missile introduceva la navigazione proporzionale (proportional pursuit), si dirigeva cioè verso il punto futuro. L’ottica “cassegrain” era più compatta e la frequenza del reticolo era aumentata a 125 Hz. Il sensore al solfuro di piombo (PbS) operava sui 2-4 micron ed era raffreddato con azoto, in una bombola di 6 litri nella rampa LAU-7. Manteneva la temperatura di 77K per 2,5 ore. Il settore di vista istantaneo (IFOV) era di 2,5°, cosa che riduceva il clutter del sole, delle nubi o del terreno. L’arco di rilevamento (FOV) era aumentato a 40°, con una velocità di scansione salita a 12°/sec. Era possibile l’attacco nell’intero settore posteriore del bersaglio. La testata era la Mk-48 “continuous-rod” da 10,2 kg, attivata da una spoletta di prossimità IR o radar. Ne sono stati lanciati 99 in Vietnam e 18 hanno centrato i bersagli (Kp 18 %). Il migliore addestramento dei piloti ha ridotto al 13 % la percentuale di missili lanciati fuori inviluppo. Ne sono stati costruiti 1000 tra il 1965 e il 1969. Il missile è stato anche impiegato nel sistema antiaereo MIM-72 Chaparral. AIM-9E L’USAF ha seguito un approccio differente. Negli ingaggi era preferito lo Sparrow, i miglioramenti al Sidewinder non avevano alcuna priorità e questo ha prodotto missili meno efficaci. Nel 1967 è stato introdotto l’AIM-9E, per migliorare le prestazioni contro i caccia. Frutto della ricostruzione di oltre 5000 AIM-9B, ne conservava il generatore di gas, la testata e la spoletta. Lungo 3 metri, con una aperture alare di 56 cm, il nuovo missile pesava 74,5 kg, aveva una punta conica a bassa resistenza in fluoruro di magnesio e un sistema ottico più compatto. Le alette canard a delta modificato erano più arretrate. I limiti di lancio erano gli stessi del predecessore. Il motore era un Thiokol/Aerojet Mk-17 migliorato con spinta massima di 1905 kg, impulso totale di 3992 kg, ma tempo di combustione invariato a 2,2 secondi. La velocità era di Mach 2,5. Il missile poteva virare a 11-12g a livello del mare e 6g a 16000 metri di quota. Il sensore Ford era sempre al solfuro di piombo (PbS) ma raffreddato con sistema termoelettrico Peltier, che assicurava un tempo di raffreddamento illimitato. Il settore di vista istantaneo (IFOV) era di 2,5°. Quello di rilevamento era aumentato a 40°, scansionati a 16,5°/sec. L’attacco era possibile nell’intero arco posteriore. Il reticolo operava a 100 Hz. L’elettronica conteneva diversi componenti “solid state”e i canard erano mossi da attuatori più potenti (85Nm). Tutto questo migliorava l’inviluppo di lancio e le capacità contro bersagli manovranti a bassa quota. Il raggio d’azione però era appena superiore, solo 4,2 km e la testata di 4,5 kg, ereditata dal vecchio AIM-9B, era insufficiente. Così il Pk non è aumentato. In Vietnam, nel 1972, ne sono stati lanciati 71: i successi sono stati solo 6 (8,5 %). Successivamente è stato prodotto l’AIM-9E-2, con motore dai fumi ridotti. AIM-9F Nel frattempo in Europa la Bodensee Gerätetechnik (BGT), che già produceva su licenza il missile per la NATO, ha realizzato un sottotipo migliorato dell’AIM-9B, fabbricato in 15000 esemplari ed entrato in servizio nel 1969. L’AIM-9F, conosciuto anche come AIM-9B FGW mod.2, era lungo 2,91 metri e pesava tra 71,9 e 75,8 kg. L’elettronica parzialmente a semiconduttori, più compatta, permetteva di inserire una bomboletta con 60 grammi di CO2, che raffreddava per 2 ore un sensore più sensibile, progettato dalla ditta tedesca, con filtri ottici migliori e angolo morto verso il sole di soli 5°, in un cono in silicio più trasparente agli infrarossi. Le prestazioni di base erano invariate. Successivamente anche la Selenia e la BAe si sono aggiunte nella conversione della maggior parte degli AIM-9B presenti in Europa. AIM-9G Nel 1970 è apparso il Golf, come diretto derivato del modello D, ma con inviluppo di lancio esteso, potendo attaccare anche sui lati del bersaglio (side aspect). Pesava 86,6 kg. Poteva essere lanciato nel corso di manovre a 7g. Impiegava il modulo SEAM (Sidewinder Expanded Acquisition Mode), con due modalità di ricerca. Si poteva muovere l’ottica del missile in uno schema di ricerca predefinito con scansione a grande angolo o asservire il sensore al radar di tiro o ad un casco di puntamento. Opzione quest’ultima adottata negli anni ’70 sugli F-4 della US Navy, per poco tempo, perché il funzionamento del missile assieme al radar era più semplice. Il SEAM poteva “agganciare” il sensore al bersaglio prima del lancio anche se il missile non poteva seguire l’obbiettivo molto fuori asse. Nel dogfight era comunque un enorme progresso. E’ stato il missile di maggior successo in Vietnam: 23 kill (46 %) su 50 lanci, nel 1972. Ne sono stati costruiti 2120 dalla Raytheon, dal 1970 al 1972. E’ ancor oggi impiegato da paesi minori. AIM-9H Iniziato come semplice miglioramento del precedente, il modello Hotel, prodotto tra il 1972 e il 1974, è risultato quasi del tutto rinnovato. Ha ottenuto l’IOC nel 1973, in tempo per l’ultima fase di Linebacker in Vietnam. Conservava la cellula del Golf e le prestazioni generali, la testata e la spoletta. Il cambiamento maggiore stava nel sistema di guida a semiconduttori che rimediava definitivamente ai problemi di affidabilità, causati dall’elettronica a valvole dei modelli D/G, sensibile agli urti ripetuti sul ponte delle portaerei e al clima avverso. Il peso calava a 84,5 kg. Il motore era un Hercules-Bermite Mk-36 mod 9. L’ottica del modello G era rimasta ma la velocità di scansione saliva a 20°/sec. Gli attuatori dei comandi erano elettrici, molto più potenti (163Nm), e rendevano il missile più manovrabile, anche contro aerei a bassa quota. Poteva ingaggiare bersagli anche lateralmente. L’impatto era diretto qualche metro avanti, per colpire i punti più vulnerabili (lead bias). Sembra ne sia stato lanciato qualcuno nel 1973 con elevato successo (Pk 75 %) ma è difficile trovare conferme. I resoconti dei piloti parlano sempre di AIM-9G. Ne sono stati fabbricati 7720 per la US Navy e altri 800 per l’USAF dalla Ford e dalla Raytheon. AIM-9J L’AIM-9E necessitava di estesi miglioramenti che il modello J, il cui sviluppo è iniziato nel 1968, avrebbe dovuto garantire. Concepito per il dogfight, era lungo 3,07 metri e pesava 80,7 kg. Nuove alette a doppio delta con estremità squadrate miglioravano la risposta ad alti angoli d’attacco e l’agilità, con virate più veloci. Sostituiva parte delle valvole con semiconduttori, migliorando il sistema di controllo. Inalterata la testata, il sensore e la spoletta. Il motore era un Hercules/Aerojet Mk-17, apparentemente con la stessa spinta ma con maggior durata di combustione (oltre 2,5 Mach) e il generatore di gas durava 40 secondi. Gli attuatori erano più potenti (122 Nm), ne risultava un missile più manovrabile, lanciabile in manovre a 7,5g, con attacco nell’intero settore posteriore, con un raggio minimo di soli 300 metri e massimo di 8-14,5 km. Che poteva virare a 22g a livello del mare e 13g a 16000 metri di quota. Nei test colpiva nel 92 % dei casi ma sempre con un errore medio di 4 metri. E la combinazione testata/spoletta non funzionava oltre i 5 metri dal bersaglio. Servivano altri test. Ma nel 1969 il programma è stato fermato. Nel 1972 è ripartito con urgenza, ma con test sempre poco realistici, con bersagli ad alta quota non in grado di contromanovrare. I missili sono stati inviati in Vietnam, in tempo per Linebacker. In combattimento è stato lanciato nel corso di manovre a oltre 5 g, a soli 15 metri d’altezza. Ma il raggio d’azione a bassa quota è apparso insufficiente. Il sistema di controllo con feedback era ottimo contro bersagli laterali, ma se l’angolo d’aspetto era limitato, innescava manovre correttive eccessive che riducevano il raggio d’azione. I risultati sono stati decisamente al di sotto delle aspettative. 31 AIM-9J hanno colpito solo 4 aerei (13 %). 4 non sono neppure partiti e 23 sono andati a vuoto (4 per errore dell’equipaggio). I numerosi problemi sono stati risolti dopo il Vietnam. Con l’IOC raggiunta nel 1977. Dal 1972 sono stati ricostruiti 14000 B/E al nuovo standard. Era molto più economico (24000 $) dell’AIM-9H, ma meno potente. Nel 1973, la Ford ha iniziato la produzione del migliorato AIM-9J-1, poi ribattezzato AIM-9N, e dell’AIM-9J3. Il modello J è stato esportato verso molti paesi, tra i quali la Svezia, come Rb-24/P. In combattimento Il Sidewinder è stato utilizzato in tutti i conflitti dal 1958. Una lista completa, precisa e non contraddittoria, però, è impossibile da reperire. E’doveroso ricordare, comunque, gli episodi più significativi. Nel 1958, sullo stretto di Taiwan, i nazionalisti hanno abbattuto 14 aerei con gli AIM-9B nel corso dell’intera crisi e non, come dichiarato, nel solo primo giorno di combattimenti. Nel periodo 1965-71, i caccia del Pakistan, con gli AIM-9B, avrebbero abbattuto tra 8 e 30 aerei indiani. Il Sidewinder ha visto il primo impiego massiccio in Vietnam. Ben 454 AIM-9 sono stati lanciati, con risultati modesti. Solo 81 caccia nemici sono stati abbattuti (18 %), anche se alcune stime arrivano a 85-87. 213 missili (47 %) hanno presentato malfunzionamenti vari. 160 (35 %) sono stati lanciati fuori dai parametri utili. E se dal totale togliamo gli ottimi AIM-9G, la percentuale di successi cala al 14 %. I motivi sono molteplici. La mancanza di controlli di qualità non forniva uno standard adeguato di produzione. Solo il 23 % dei missili prodotti dalla Philco passava le prove, andava appena meglio alla Raytheon con il 33 %. I test di lancio erano irrealistici, sempre ad alta quota in condizioni ideali contro bersagli poco o per nulla contromanovranti. L’affidabilità, a causa dell’elettronica a valvole, lasciava a desiderare. I missili venivano maneggiati da personale non qualificato, quasi fossero munizioni di uso generale. Rimanevano appesi alle ali per lunghi periodi, con escursioni termiche e di umidità, e sottoposti all’ambiente salino. I sensori restavano spesso danneggiati da acqua e polvere sollevata al decollo da aerei precedenti. I carrelli di trasporto non erano ammortizzati e i centri manutentivi distavano anche 6 km su strade pessime, urti e scosse danneggiavano l’elettronica, le alette, i motori e le spolette. Così i controlli, frettolosi, avvenivano col missile a bordo per risparmiare tempo. L’impatto dei decolli ed atterraggi non faceva che peggiorare le cose. Il Sidewinder era stato studiato per colpire bombardieri ad alta quota nell’arco posteriore. Le capacità teoriche non trovavano riscontro nei combattimenti a bassa quota contro caccia manovrabili. Il raggio minimo di lancio al livello del mare contro un bersaglio a 0,8 Mach era di 900 metri, quello massimo di 1200. Se il bersaglio virava a soli 3g, i valori passavano a 1000 e 1150 metri, con l’inviluppo ridotto alla metà. A 5g, l’inviluppo era inesistente. Il suono (“growl”a 840 Hz) udibile in cuffia, voleva solo dire che il sensore percepiva una fonte infrarossa, non che il missile si trovava nell’inviluppo utile di lancio. E variava nell’intensità, a seconda della qualità dell’”aggancio”. Questo ha ingannato molti piloti che non avevano mai lanciato un AIM-9, neppure in esercitazione. Non si conoscevano i limiti di inviluppo e moltissimi missili sono stati lanciati fuori dai parametri. L’addestramento al combattimento manovrato era carente. Il sensore spesso e volentieri dirigeva il missile verso il sole o sul riflesso dello stesso sulle nubi o sul mare. Al lancio l’affidabilità era buona (85 %) ma il motore spesso si spegneva prima del tempo. La spoletta di prossimità comandava l’esplosione al momento sbagliato o non funzionava affatto. La testata era troppo piccola, spesso danneggiava soltanto lievemente. Per compensare l’inaffidabilità si lanciavano fino a 4 missili contro lo stesso bersaglio. Altre volte venivano lanciati senza guida per allontanare un caccia nemico da un gregario, peggiorando le statistiche. Eppure, impiegati nel modo corretto, anche gli AIM-9B potevano dare buoni risultati. Nell’operazione Bolo, il lancio di 12 AIM-9, con 3 missili volutamente fuori inviluppo, ha prodotto 3 kill (Pk reale: 33%). Gli F-105 hanno lanciato, nel corso della guerra, 11 missili, abbattendo 3 caccia nemici (27 %). Nelle guerre arabo-israeliane L’AIM-9B è stato occasionalmente impiegato fin dal 1969 ma il missile di maggior successo è stato l’AIM-9D, con 16 vittorie su F-4 e 25 su Mirage III/Nesher. Nel 1973 gli F-4 hanno abbattuto circa 40 aerei con il 9-D, che ha ottenuto un Pk del 33 % e non sono mancate occasioni in cui i piloti hanno messo a segno 4 missili su 4. AIM-9 JULI La tedesca BGT ha realizzato un kit per migliorare il sistema di guida e controllo degli AIM-9J/N/P portandolo allo standard dell’AIM-9L, con lo stesso gruppo DSQ-29. E’venduto come AIM-9JULI. (Z)AIM-9K La US Navy nel 1970, assieme all’AIM-95 Agile, ha iniziato i lavori su un AIM-9H più manovrabile, con un sensore ad ampia escursione (wider gimbal-angle), denominato AIM-9K. E’ stato cancellato in favore dell’AIM-9L. Continua...
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  25. ho assistito a liti per il posto auto più digintose, tralasciando che l'accordo minerario già era stato concordato, tra le parti, e doveva essere solo firmato. mah.
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  26. Devo dire che Zelensky ha la mia stima per tenere testa a un personaggio come Trump. Mi chiedo come facciano gli americani a farsi rappresentare da un presidente così che ha rinnegato i valori dell'Occidente . Probabilmente Zelensky non riuscirà ad ottenere molto, ma davvero sono sorpreso dalla sua tenacia e coraggio.
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  27. Ciao Flaggy! Grazie mille della spiegazione, sei riuscito a chiarirmi il concetto in modo chiaro e semplice! Effettivamente, non avevo mai ragionao sull'angolo di incidenza ma è decisamente importante! Ora ne so davvero di più! Grazie ancora e a presto!
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  28. Penso che il tentativo di Trump di chiuderla rapidamante passando per il pacificatore che ha riallontanato la Russia dalla Cina, anche a costo di svendere l'Ucraina, oltre che puerile sia destinato ad essere preso a pernacchie dai diretti interessati... https://www.agi.it/estero/news/2025-02-24/telefonata-xi-putin-30159887/ Forzare la mano e fare lo strafottente che deride un presidente legittimo di un paese invaso, per ritrovarsi comunque con un pugno di mosche, non gioverebbe particolarmente alla sua immagine, ma non è nemmeno il tipo da curarsene più di tanto. La capacità dei soggetti come lui è quella di fare delle giravolte totali negando e spergiurando in merito averle fatte, ma questo può tornare utile: per le scemenze che dice quotidianamante non c'è rimedio, ma vediamo se le visite dei leader europei serviranno a fargli riconnettere qualche neurone in merito alle azioni concrete... https://tg24.sky.it/mondo/2025/02/24/trump-macron-guerra-ucraina
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  29. Per quanto nella gestione delle orbite ci sarà presumibilmente un focus sull'Europa, gli interessi Europei sono globali e Iris2 sarà necessariamente globale, che poi è il senso di queste costellazioni (arrivare ovunque anche in zone remote e non coperte dalle vulnerabili reti terrestri). I satelliti saranno piazzati nei prossimi 5 anni in orbita bassa e media (comunque più alta degli Starlink e infatti ne servono molti meno) e come tali forniranno intrinsecamente copertura globale (anche se con latenza maggiore di Starlink vista la quota maggiore). Ad essere in Europa sono le stazioni a terra che gestiranno il traffico delle comunicazioni, integreranno la rete con quella del 5G terrestre e invieranno i comandi ai satelliti. I nodi a terra sono quindi utili per l’eventuale interconnessione con la rete 5G al suolo che ha minore latenza, ma se la rete 5G non è capillare (come in Ucraina) si torna alla connessione satellitare e la questione per la comunicazioni militari non si pone, o meglio si pone nei termini di latenza intrinseci della rete satellitare in orbita bassa e media. Il problema dell’Ucraina non sarebbe comunque il dove, ma il quando, visto che tale costellazione non si è manco cominciato a mandarla in orbita. Intanto gli F-16 si spingono sempre più ad est, anche se non è chiaro a far cosa. C'è chi dice a far agguati agli aerei russi (ma non trova conferme di presunti abbattimenti). E chi dice che fanno attacchi al suolo. L'F-16 però può fare entrambe le cose, magari anche nella stessa missione.
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  30. C27J in servizio RAAF. Un'analisi sul loro ruolo e il loro impiego futuro negli scenari dinamici del Pacifico. https://www.flightglobal.com/australias-c-27j-keeps-military-credentials-amid-humanitarian-focus/161915.article?adredir=1 Possiamo dire che in Australia sono soddisfatti di questo velivolo di nicchia. (La registrazione su Flightglobal è gratuita). Leggero cambio di missione originale, più che altro formale. Tra le altre cose:
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  31. Non fissiamoci sulle parole, la cui guerra è ancor meno comprensibile di quella guerreggiata. Qualche spunto sulla strategia suicida del cialtrone alla Casa Bianca... https://www.facebook.com/oriogiorgio.stirpe.5/posts/pfbid03Jrv8o48i9QNySQKtukxMcWGJkXKj2trpZGQggjq3bLTkpozHyEwgESJv5GbW8Yil In sintesi staccare la Russia dalla Cina a spese dell'Ucraina e della UE. Il problema degli arroganti è che vanno avanti coi paraocchi e che non hanno ben presente il Terzo Principio della Dinamica applicato alla politica...
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  32. Se un minimo di quanto detto dal cialtrone col riportino è vero, l'Ucraina rischierebbe solo se fosse l'unica ad opporsi all'accordo, ma la Russia lo accetterebbe solo ed esclusivamente se questo prevedesse di ottenere tutto ciò che vuole PUC e ciò che vuole PUC è inaccettabile non solo dall'Ucraina, ma anche dall'Europa. Se il pallone gonfiato vuole distruggere decenni di rapporti di amicizia con l'Europa per seguire un criminale di guerra, credo avrà da pentirsene amaramente. Per ora gli Europei pensano di ragionare con lui proprio perchè lui, nella sua iarrogante rozzezza, non è in grado di gestire chi non la pensa come lui e "pensa" di poter prendere a schiaffi chi non è accondiscendente. Comunque è veramente triste vedere gli USA in mano a questa cricca di cialtroni...Altro che MAGA: non ho mai visto questo paese cadere così in basso...
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  33. Con il cazzaro americano ormai tocca impostare le sinapsi in modalità fact checking... https://www.lastampa.it/esteri/2025/02/19/news/trump_guerra_ucraina_fact_checking-15012078/?ref=LSHA-BH-P1-S2-T1
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  34. Se gli USA pretendono un aumento delle spese militari per vendere le loro armi, stanno sbagliando i conti : https://www.panorama.it/economia/titoli-europei-difesa-leonardo-conti
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  35. Il suo cervello ha processato il fatto che terre rare e materie prime in Ucraina sono un po'ovunque... Ormai si parla apertamente di spese militari al 3% del PIL e fuori dal patto di stabilità (oggi l'ha fatto Von der Leyen), quando solo poco tempo fa il 2% era un miraggio. Voglio vedere che magheggi farà l'Italia tra conti in rosso, pacifinti, illusi da Trump e ammiccamenti a PUC. Comunque vada la pacchia è finita... https://www.facebook.com/oriogiorgio.stirpe.5/posts/pfbid02WyUqJFifFvWSYykRC4X7qRYhmoG9iM496BfQd9xQMLixyQWTqPmseJpjVdnS3fkjl Intanto gli F-16 si fanno vedere a est e forse cominciano a far danni... Torno invece al tipo di danni che continuano a fare i russi... Ovviamente i russi puntano il dito su una montatura ucraina. Per carità, potrebbe (anche se dubito..), ma non è che ci si sia dimenticati dei colpi di artiglieria finiti sulla centrale di Zaporizzja e provenienti indiscutibilmente dalla parte russa o della diga di Nova Kakhovka (che tra l'altro la serviva) buttata giù con l'esplosivo. Insomma, criminali irresponsabili e imbecilli fino al midollo i russi hanno già dimostrato d'esserlo in molteplici occasioni... e una bella minaccia di disastro nucleare è sempre un grande classico per spaventare l'Occidente in modo da chiudere la partita prima che l'economia che ancora tiene in piedi il regime si trovi col culo per terra.
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  36. Martedì scorso, un caccia J-16 dell'Aeronautica Militare Popolare ha lanciato dei razzi di segnalazione a 30 metri di distanza di fronte a un P-8A Poseidon della Royal Australian Air Force in pattuglia nel Mar Cinese Meridionale … ... news.usni.org ... https://news.usni.org/2025/02/13/chinese-fighter-harrasses-australian-surviellance-aircraft-over-south-china-sea-officials-say ...
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  37. Collisione … ... news.usni.org ... https://news.usni.org/2025/02/13/breaking-uss-harry-s-truman-collides-with-merchant-vessel-in-mediterranean-sea ...
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  38. Deterrenza nucleare europea??? Ma se non ci mettiamo d accordo per una pizza..
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  39. il problema non sono le dichiarazioni del pagliaccio con il riporto, a quelle siamo abiutate, il problema è la dichiarazione di Hegseth: per come l'ha posta, non esiste alcuna reale garanzia securitaria per l'Ukraina, a prescindere dalla "disputa" per i territori.
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  40. PUC si dichiarerà vincitore a prescindere, mettitela via. Non credo comunque che il mentecatto col riportino arriverebbe a riconoscere i confini pur costati ai russi disastri militari e politici. Vuole primariamente sganciarsi dalla guerra e scaricare i costi di un conflitto congelato sugli europei, mentre lui mette le mani sulle terre rare di un paese devastato. Siccome è un pallone gonfiato gli piacerebbe tanto farlo fregandose dell'opinione degli altri, ucraini in testa. Preferisco comunque vedere i prossimi sviluppi prima di dilettarmi a giocare con la palla di vetro, anche se son certo che non sia gente come Trump o Musk che può trovare la soluzione migliore a problemi ben più grandi del loro ego smisurato..
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  41. https://www.theguardian.com/world/live/2025/feb/12/ukraine-russia-eu-foreign-ministers-lammy-trump-hegseth-europe-live-news?CMP=share_btn_url&page=with%3Ablock-67acd39a8f0890d10a89614e#block-67acd39a8f0890d10a89614e Ho moltissima paura per come questa "pace" potrebbe apparire, e per le conseguenze disastrose di un asse USA-Russia con l'Europa in mezzo, imbelle e vizza.
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  42. Forse l'avanzata russa a Pokrovsk si sta finalmente fermando: quanto meno i lanzichenecchi di PUC avrebbero preso un paio di mazzate... In generale le perdite russe starebbero calando di un buon 30-40% rispetto ai numeri dei mesi scorsi, segno che probabilmente cominciano ad avere il fiato corto o non abbastanza stampelle per mandare i feriti all'assalto... Ho comunque una sensazione di déjà vu che certo non se ne andrà via con qualche mappa e un paio di video, soprattutto pensando che i russi un anno fa stavano culminando prima di prendere Avdiivka, salvo poi approfittare della demenziale mossa di Trump e soci che bloccarono il Congresso per 6 mesi...Si pagano ancor oggi le conseguenze di quel cigno nero e, visto chi c'è ora nello studio ovale e le minchiate che spara quotidianamente, non è che si possano dormire sonni tranquilli... Come immaginavo invece la carne da cannone coreana, dopo le batoste rimediate nelle scorse settimane, pare tornata in campo nel Kursk, anche se non sembra sia cambiato molto: vanno all'assalto come farebbe chi ha sbagliato secolo...
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  43. a proposito... 2 navi da carico e 2 da sbarco sono uscite dal Mediterraneo, mentre 1 da carico vi è entrata, per continuare l'evacuazione del materiale pesante ancora presente in Siria. https://www.itamilradar.com/2025/02/09/russian-flotilla-left-mediterranean-sea/
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  44. Chissà perché continuano a chiamare flaperoni anche i due all’estremità alare...Non sarebbe male che si prendesse atto che non ci sono foto che li mostrino deflessi, ma solo aperti a spacco, mentre hanno un asse di cerniera che è parallelo al bordo d’uscita della semiala opposta invece che a quella su cui sono montati come avviene per le altre tre superfici interne che flaperoni effettivamente sono. Se aggiungiamo che non hanno manco le bugne degli attuatori…ecco, magari si potrebbe prendere in considerazione che una funzione diversa ce l'abbiano (per l'appunto sostituire i timoni di direzione). Il terzo motore è sempre al centro di tutte le attenzioni (e a ragione), ma si parlerebbe di pesi morti solo in caso di utilizzo non continuativo suo o degli altri due. In effetti così non si starebbe aggiungendo il peso di un terzo motore, ma usando un numero maggiore di motori più piccoli. Sicuramente meno efficiente dal punto di vista del peso strutturale e impiantistico, ma non catastrofico, altrimenti i plurimotori non esisterebbero. Ovviamente questo discorso sui pesi morti vale se intendiamo l'aereo come un "normale" trimotore. In caso contrario, come già detto, non mi convince l’idea di un utilizzo del terzo motore per la fase specifica della crociera (dove la sua presa d'aria "sfigata" soffrirebbe di meno). Implicherebbe però che il terzo motore avesse un rapporto di diluizione diverso da quello degli altri due e che magari questi non venissero usati. Avremmo motori diversi su uno stesso aereo e il terzo, a fronte di un rapporto di diluizione più alto e di uno scarico analogo agli altri due, avrebbe pure una spinta inferiore e presumibilmente insufficiente a mantenere un bestione del genere in volo di crociera se gli altri due fossero spenti o al minimo, a produrre inutile resistenza e zavorra che probabilmente annullerebbe gli effetti di una presunta migliore efficienza in crociera di quello centrale. Siccome però nell'articolo si scrive "mix bypass air with the exhaust air to cool it and reduce the aircraft’s heat signature" ma gli scarichi sono e restano 3...cosa si intende e cosa mischi? Fai uscire l'aria della presa d'aria dorsale in parte dallo scarico centrale e in parte da quelli esterni per raffreddarli e aumentarne il rapporto di diluizione? E quando il terzo motore non fa da "ventilatore" per gli altri due a che serve? Più che un modo per scimmiottare una coppia di motori a ciclo variabile mi sembrerebbe un poco comprensibile accrocchio. Continua a sfuggirmi la logica di tutto ciò... Per contro sarei perplesso se una roba così grossa e imbottita di stive bombe avesse bisogno di un terzo motore che faccesse solo da generatore di energia elettrica...E per farci che? Per spataflesciare tutto e tutti convogliando decine di MW in un raggio della morte? Messa così mi sarei condotto da solo a dire che effettivamente hanno fatto un bombardiere medio e che non avevano 2 motori decenti da metterci…il che nello stesso tempo ridimensionerebbe i sogni di gloria da sesta generazione. Che dire, se i progettisti cinesi hanno un valido motivo per i tre motori allora adesso se la ridono, altrimenti se la ridono ugualmente per le congetture che si fanno per dare un senso a qualcosa con deludenti motivazioni... Rimanendo sempre in ambito propulsivo, ma parlando del bimotore, sarei anche io spinto a dire che sia un dimostratore tecnologico, perché sulla sesta generazione si è detto di tutto, ma la cosa forse più caratterizzante sono proprio i motori a ciclo variabile (che fungono anche da potenti generatori), che faticherei a vedere in quelle due fumose carabattole che per ora hanno messo sotto il cofano.
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  45. quella sul tetto è la UDP T05BV-1, ossia una RWS che integra sia l'arma da 12,7mm che il visore panoramico del capocarro, una scelta con pregi e difetti, è una delle caratterische peculari del T-90M, non è una novità. assai improbabile possa essere integrata in un sistema anti-drone, tralasciando la poca efficacia delle normali mitragliatrici, in questo ruolo, suprattutto perchè i russi dovrebbero aver sviluppato un similare di EDGE-360, della Axon Vision israeliana, che, appunto, come soluzione tampne, intergra tutti i sistemi del mezzo in ottica anti-drone... ma con tantissima AI e potenza di calcolo.
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  46. @maxiss cosa altro dovrebbe usare quell'accrocco? tralasciando che, la sua efficacia, non solo contro le minaccie dall'alto, è tutta da dimostrare... ne parlava Red Effect, mesi fa. P.S. evita quel gruppo FB di amanti della Rodina. se proprio devi, almeno segui i Telegram russi, sono più seri
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  47. Anche qua... https://www.twz.com/air/f-16s-have-been-using-laser-guided-rockets-to-shoot-down-houthi-drones Normalmente trovo abbastanza inutile postare più articoli che dicono le stesse cose, ma non è questo il caso perchè quello di Warzone almeno mostra le foto dei famosi due F-16 in rifornimento e non si inventa che entrambi fossero dotati di missili Harm, ma solo dell' High-speed Anti-Radiation Missile Targeting System (HTS) pod che serve ad utilizzarli al meglio. Ho come l'impressione che a RID abbiano letto l'articolo di Warzone e che gli sia scappato un pezzo... Al di là di questo i droni stanno cambiando sempre più le regole del gioco e anche più rapidamente a causa delle guerre in corso. Pur mantenendo costi bassi e rimanendo spendibili sono sempre più efficaci, mentre le armi a disposizione per abbatterli restano surdimensionate. I "razzi" a guida laser vanno bene? Si, per ora, ma sembrano una soluzione tampone...Quanto ci metteranno i droni ad adattarsi guardandosi intorno e facendo manovre evasive o semplicemente diventando ancor più numerosi in attacchi di saturazione.? La soluzione migliore magari sarebbero le armi ad energia diretta, ma abbiamo già visto come siano roba da costosissimi velivoli di sesta generazione, di là da venire e magari un po' sprecati per abbattere un drone...Forse un po' di IA abbinata ad una economica camera termica non raffreddata potrebbe aiutare a non perdere di vista il bersaglio designato, ma sarebbe comunque una complicazione per l'arma e per l'interfaccia col velivolo, che non è detto non possà però essere a sua volta un drone. Detto questo comincia a venirmi il mal di testa...
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  48. Il drone al pistacchio : https://theaviationist.com/2025/02/06/iran-f-313-stealth-jet-makes-a-comeback/
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  49. Finalmente, vedremo la fine degli osceni Gruppi Operativi... Speriamo, anche, delle intromissioni di Syrsky. https://militaryland.net/news/ukrainian-army-transitions-from-brigade-to-corps-system/
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  50. Mentirei se dicessi che progettazione digitale, IA e capacità di prevedere e risolvere a disegno varie problematiche (prima di sbatterci il muso coi aerei verei ed attrezzature per produrli) non servisse a velocizzare il lavoro…Il problema è che il lavoro si è anche enormemente complicato (tra requisiti allucinanti e verifiche estenuanti), mentre il know how fino a un certo punto viene immagazzinato in qualcosa di diverso dalla scatola cranica di qualcuno (che oggigiorno vede ben pochi progetti in carriera). Sono quindi più veloci a progettare grazie agli aiuti digitali o sono solo meno lenti?…D'altra parte il T-7 è uno “stupidissimo” addestratore e accumula ritardi su ritardi: evidentemente la progettazione digitale sbandierata anche da Boeing non ha previsto proprio tutto…Decenni fa erano più veloci: gli aerei erano meno complessi,vero, ma li disegnavano col tecnigrafo, mica con Catia... Dunque il primo B-21 è stato costruito in linea o meglio in qualcosa di altamente rappresentativo della produzione finale, con successive ottimizzazioni che verranno via via applicate man mano che vi passano gli esemplari successivi? Si, bene, ma non è qualcosa di molto diverso da quanto è accaduto ormai quasi 40 anni fa col primo B-2 e questo un po’ perché probabilmente entrambi erano costruiti attorno a tecnologie, missioni e inviluppo in volo meno complessi ed estremi di quelli che ci si aspetta da un cacciabombardiere (cosa che consente di arrivare prima alla configurazione definitiva sia industriale che del prodotto), un po' perchè la linea è stata pensata per sfornare velivoli ad un rateo che è un decimo di quello con cui uscirebbe un cacciabombardiere, quindi se vogliamo più vicina (o meno distante che dir si voglia) da ciò che servirebbe a livello di attrezzature e automazioni per fare il primo velivolo. Insomma forse non è tutto oro quello che luccica, ammesso che il B-21 luccichi, perchè per ora è solo all'inizio e deve dimostrare di valere quello che costa, cosa non tanto riuscita alla ventina di B-2 prodotti...
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