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L'addio a Lazare Ponticelli, l'ultimo dei "poilus", scomparso all'età di 110 anni


picpus

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Eccovi, dal sito del quotidiano francese "Le Figaro", le immagini relative alla solenne cerimonia funebre, tenutasi all'interno del complesso monumentale "Hotel des Invalides" a Parigi, alla presenza del Presidente della Repubblica francese, Nicolas Sarkozy e del suo predecessore Jacques Chirac:

 

http://www.lefigaro.fr/actualites/2008/03/...-des-poilus.php

 

Lazare Ponticelli, combattente della Legione Straniera, era di origine italiana ed aveva servito, dopo l'entrata in guerra dell'Italia nella Grande Guerra, anche nel nostro Esercito, nel Corpo degli Alpini.

 

Nella foto al link seguente:

 

http://www.lefigaro.fr/medias/2008/03/17/2...PHOWWW00141.jpg

 

alle spalle di Sarkozy, Chirac e del primo ministro francese Fillon, si distinguono degli ufficiali italiani, tra cui 2 generali: dovrebbe trattarsi, se non erro, del comandante delle Truppe Alpine, Gen. Petti e dell'addetto della Difesa a Parigi.

Modificato da picpus
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Grazie, molto interessante.

 

A questi uomini, gli ultimi 13... bisognerebbe rendere gli onori finchè sono in vita, e farli conoscere alla gente e far conoscere le loro storie, così magari si crea un momento in cui riflettere, in cui far rilettere la gente, farla meditare.

 

Gente con la fibra forte, i combattenti della Grande Guerra.

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In italia dovrebbe esserne rimasto solo uno, così come in america, peccato che un pezzo di storia muoia con loro, comunque onore a questi uomini che hanno combattuto, da entrambe le parti, una delle guerre più terribili della storia.

Da uno dei link inseriti in un mio precedente post:

 

"...Ora i reduci della Grande guerra restano in tredici: due in Italia (Delfino Borroni e Francesco Domenico Chiarello, entrambi di 109 anni), uno in Germania, tre in Gran Bretagna, due negli Usa, uno in Turchia, uno in Canada e tre in Australia....".

 

I due italiani sono ritratti nell'edizione 2008 del Calendesercito al link che segue:

 

http://www.aereimilitari.org/forum/index.php?showtopic=6993

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  • 4 settimane dopo...

Dalla rassegna stampa del sito ufficiale del Ministero della Difesa, eccovi il link ad un articolo sugli ultimi combattenti della 1^ guerra mondiale, ancora viventi:

 

http://www.difesa.it/Sala+Stampa/Rassegna+...&pdfIndex=8

Modificato da picpus
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Ospite galland
In italia dovrebbe esserne rimasto solo uno, così come in america, peccato che un pezzo di storia muoia con loro, comunque onore a questi uomini che hanno combattuto, da entrambe le parti, una delle guerre più terribili della storia.

Credo che oltre un pezzo di storia muoia una concezione della guerra.

Le masse grigie, che si muovevano a piedi, guazzavano nel fango, saltavano fuori dalle trincee al suono dei fischietti...

Picpus mi darà ragione: De Gaulle lo aveva capito, come lo aveva capito Von Seekt in Germania.

Oggi è l'ora del soldato digitale, e tanto basta.

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  • 2 mesi dopo...

Ci ha lasciato anche il nostro Francesco Domenico Chiarello! Riposa in Pace!

 

Dalla rubrica "Cronaca - News" del sito "Congedati Folgore", http://www.congedatifolgore.com/ , riporto l'articolo relativo:

 

E' MORTO A 110 ANNI IL FANTE D'TALIA : IL CAV. DI VITTORIO VENETO FRANCESCO DOMENICO CHIARELLO

 

Sabato, 28 Giugno 2008

by webmaster

 

 

chiarello.jpg

 

 

CORDOGLIO DEL CAPO DI STATO MAGGIORE DELL’ESERCITO PER LA SCOMPARSA DEL SIGNOR FRANCESCO DOMENICO CHIARELLO, CAVALIERE DI VITTORIO VENETO.

 

Roma, 28 giugno 2008. E’ deceduto ieri, presso la propria abitazione e per cause naturali all’età di 110 anni il Signor Francesco Domenico Chiarello uno degli ultimi due cavalieri di Vittorio Veneto ancora in vita.

 

L’Esercito, con una propria rappresentanza, sarà presente alla cerimonia funebre che si svolgerà in data odierna, alle ore 18.00, presso la chiesa madre di Cirò Marina (KR).

 

Il Signor Chiarello in una delle ultime interviste ha affermato:”

 

Arrivai al fronte proprio nel periodo in cui l’Esercito Italiano stava riorganizzando i suoi reparti per prepararsi alla controffensiva del Piave e poi alla battaglia di Vittorio Veneto. Ho avuto la fortuna quindi di prendere parte a quella grande riscossa che ha unito tutti noi italiani con un unico grande intento, la vittoria…

 

…Sto vivendo la vecchiaia in compagnia di mio figlio e di mia nuora e abitiamo a Cirò Marina in una casa costruita grazie al faticoso lavoro nei campi. La mia vita è sempre stata conquistata al prezzo di duri sacrifici. Forse anche questo è il segreto della longevità. La costante e grande presenza d’animo che mi ha sempre contraddistinto.

 

Il Cavaliere di Vittorio Veneto è stato uno dei testimonial principali del Calendesercito 2008, composto da una serie di tavole fotografiche di ieri e di oggi rappresentative dei luoghi, dei reparti, della tecnologia e soprattutto degli uomini che, come i due “ragazzi del 1899”, ritratti nel paginone centrale, simboleggiano i valori che ancora oggi animano gli uomini e le donne dell’Esercito.

 

Il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito generale di corpo d’armata Fabrizio Castagnetti e la Forza Armata tutta esprimono il più profondo cordoglio ai familiari del defunto.

 

 

chiarello1.jpg

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  • 3 mesi dopo...

Anche Delfino Borroni è andato avanti! Riposa in Pace!

 

Dalla rubrica "Cronaca - News" del sito "Congedati Folgore", http://www.congedatifolgore.com/ , riporto l'articolo relativo:

 

 

E' MORTO L'ULTIMO CAVALIERE DI VITTORIO VENETO

 

Lunedì, 27 Ottobre 2008

by webmaster

 

 

borroni.jpg

 

 

MILANO - E' morto ieri , a 110 anni compiuti da poco, Delfino Borroni, l'ultimo cavaliere di Vittorio Veneto. Borroni, nato il 23 agosto 1898 a Turago Bordone, piccolo paese nelle vicinanze della Certosa di Pavia, era ospite di una casa di riposo per anziani in Lombardia.

 

Arruolato nel corpo dei bersaglieri come soldato semplice, venne mandato al fronte sull'Altipiano di Asiago. Tornò a casa nel Natale del 1918. Tre anni dopo fu assunto dall'azienda tranviaria e impiegato come macchinista sul tram chiamato 'Gamba de Legn' che percorreva la linea Milano-Magenta-Castano Primo, il paese dove ha abitato per moltissimi anni, continuando a fare anche dopo la pensione il meccanico di biciclette, la sua grande passione.

 

"Delfino Borroni, che era l'ultimo dei sopravvissuti della Grande Guerra e che aveva combattuto a Caporetto rimarrà un fulgido esempio di profondo attaccamento ai valori della Patria". E' quanto dichiara il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, esprimendo "profondo cordoglio" per la scomparsa dell'ultimo Cavaliere di Vittorio Veneto. "Desidero far pervenire alla famiglia - ha aggiunto il ministro - i sentimenti più profondi e la grande partecipazione delle Forze Armate per la grave perdita".

 

"Profondo cordoglio" a nome suo personale e di tutta la Forza armata viene espresso dal generale Fabrizio Castagnetti, capo di Stato maggiore dell'Esercito, per la morte dell'ultimo Cavaliere di Vittorio Veneto. L'Esercito aveva reso omaggio a Borroni dedicandogli proprio quest'anno il paginone centrale del proprio Calendario, che - 90 anni dopo la fine della prima guerra mondiale - ha voluto "rendere omaggio alla storia, ma soprattutto a chi ha contribuito a farla.

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