Johnny_Kulera Inviato 24 Febbraio 2007 Segnala Condividi Inviato 24 Febbraio 2007 Spero che la sezione sia quella giusta, si tratta di aeroplani e non mi sembra il caso di metterla Off Topic. In breve: ad un aereo serve più pista per atterrare o decollare? Ho cercato un po’ nel forum ma capirete che cercando con “decollo” ed “atterraggio” le risposte siano parecchie. Gradirei una risposta quanto più “generica” possibile ottenuta riducendo al minimo le variabili possibili. Ad esempio ipotizzando assenza di vento, stesso peso al decollo ed atterraggio, nessun utilizzo di strumenti frenanti particolari o per aumentare la spinta iniziale. Spero di non avere fatto una domanda di una banalità assoluta. Astenersi spiritosoni che mi parlino di STOVL e VTOL, fin qui ci arrivo… Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
AMVI_Mike Inviato 25 Febbraio 2007 Segnala Condividi Inviato 25 Febbraio 2007 forse per alcuni aerei potrebbe non essere cosi...ma in generale richiede + pista l'atterraggio Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
NAVIGATORE Inviato 25 Febbraio 2007 Segnala Condividi Inviato 25 Febbraio 2007 Mb 346 dati tecnici: Corsa di decollo: 280 m Corsa di atterraggio: 580 m sono parametri constatati nella stessa condizione metereologica... serve + spazio x atterrare che per decollareeeeeeeeeee :) Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
AMVI_Mike Inviato 25 Febbraio 2007 Segnala Condividi Inviato 25 Febbraio 2007 e io che ho detto? Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Johnny_Kulera Inviato 26 Febbraio 2007 Autore Segnala Condividi Inviato 26 Febbraio 2007 Grazie mille ad ambedue Non pensavo che la differenza fosse così notevole Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
maverik1 Inviato 2 Marzo 2007 Segnala Condividi Inviato 2 Marzo 2007 secondo me richiede piu pista l'atteraggio Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
CiccioMaugeri Inviato 2 Marzo 2007 Segnala Condividi Inviato 2 Marzo 2007 Sì anch'io credo alla tesi atterraggio... adesso non sono un fisico, ma nonostante siano simili come eventi, l'atterraggio richiede dispendio energetico più ampio per portare l'aereo a velocità ridotte...(pensa al paracadute nei veloci aerei russi!), almeno in accordo con le leggi di Newton! Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
maverik1 Inviato 2 Marzo 2007 Segnala Condividi Inviato 2 Marzo 2007 la risposta e semplice nel decollo parti da una velocita che per esempio e 120 km/h mentre per atterrare arrivi a 200 km/h quindi facendo 2 calcoli e piu l'atterraggio p.s era un esempio Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
CiccioMaugeri Inviato 2 Marzo 2007 Segnala Condividi Inviato 2 Marzo 2007 Esatto... cioè l'atterraggio è l'inverso del decollo, quindi è necessario applicare una forza uguale e contraria a quella che tende a far andare il mezzo in avanti: i freni, il paracadute, i flaps, ecc. che ovviamente hanno la loro relativa efficacia. Se non erro nel Tornado esistono gli invertori di spinta a livello dei reattori... Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
maverik1 Inviato 2 Marzo 2007 Segnala Condividi Inviato 2 Marzo 2007 esatto Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Flaggy Inviato 3 Marzo 2007 Segnala Condividi Inviato 3 Marzo 2007 (modificato) la risposta e semplice nel decollo parti da una velocita che per esempio e 120 km/h mentre per atterrare arrivi a 200 km/h quindi facendo 2 calcoli e piu l'atterraggio p.s era un esempio Esatto... cioè l'atterraggio è l'inverso del decollo, quindi è necessario applicare una forza uguale e contraria a quella che tende a far andare il mezzo in avanti esatto Basta vi prego per pietà!! Per avere dei valori che si possano confrontare, di solito si parla di decollo e di atterraggio su ostacolo (di 15 metri): cioè la distanza di decollo è quella da fermo (!!!!) a quando si raggiungono i 15 metri di quota, e viceversa per l'atterraggio. Però, i valori standard così ottenuti, sono usati per confrontare aerei diversi tra loro...ma non per confrontare decollo e atterraggio di uno stesso aereo in condizioni identiche. ipotizzando assenza di vento, stesso peso al decollo ed atterraggio, nessun utilizzo di strumenti frenanti particolari o per aumentare la spinta iniziale. manco fosse facile trovarsi in simili condizioni...Un inversore di spinta o l'inversione del passo delle eliche non sono dispositivi particolari...Sono ordinaria amministrazione per un fottio di aerei... Che facciamo, li consideriamo particolari o no? Magari nelle condizioni indicate da Johnny_Kulera serve più pista per atterrare, ma, se guardassimo una scheda di un velivolo, troveremmo l'esatto contrario in moltissimi casi: per gli ultraleggeri è normale atterrare in molto meno spazio (circa 1/3 in meno che decollare) e per avere altre conferme potete guardare le schede di questi velivoli civili qui Bisogna considerare poi che quando atterrano gli aerei, inversori di spinta, inversione del passo delle eliche, aerofreni, parafreni, diruttori, ecc se ci sono vengono usati, che ci piaccia o no...senza contare che gli aerei pesano sempre meno all'atterraggio...a meno che non facciano un geniale rifornimento in volo prima di atterrare ...in effetti di solito fanno il contrario, si liberano del carburante in eccesso per essere più leggeri all'atterraggio... Gli aerei militari invece sono spesso e volentieri a reazione, e quindi nisba inversione delle eliche, e per varie ragioni non hanno inversori di spinta (peso, complessità meccanica, difficoltà di adattamento a ugelli di scarico spesso a geometria variabile) e quindi,almeno per i velivoli da combattimento, niente aiutino da parte dei motori (Tornado e Viggen a parte)...inoltre hanno rapporti spinta/peso molto favorevoli che li aiutano in decollo. Quindi, sempre nelle condizioni indicate da Johnny_Kulera (niente parafreno giusto?), il decollo può risultare più corto dell'atterraggio. Ma anche qui, ha senso fare questi paragoni? Gli aerei militari possono decollare stracarichi di bombe e carburante e atterrare quasi a vuoto...con tutte le possibilità intermedie... Il C-27J ha una corsa di decollo al peso massimo di 590 m ed una corsa di atterraggio di soli 340 m(!!!) e al contrario si puo leggere che un Su-27 decolla a peso normale in 400m e atterra in 620 anche nonostante il parafreno. Insomma è un casino: ci sono troppe variabili in gioco e blindare il confronto in condizioni che non si verificano mai in realtà, ha poco senso. Ci sono aerei che usano più pista per decollare e aerei che fanno il contrario, dipende dall'aereo e dalla configurazione in cui si trova. Poi c'è da dire che l'atterraggio dipende molto dal modo in cui il pilota esegue la manovra: la matematica in questo serve a poco e possiamo tranquillamente aggiungere decine di metri ai valori indicati per avere un'idea di quanto serve a un aereo per fermarsi. Basta vedere i segni delle gomme sulla testata di una qualsiasi pista o i ben 4 cavi d'arresto su una portaerei Americana: i piloti, mica sono dei cecchini che prendono sempre lo stesso punto! Modificato 3 Marzo 2007 da Flaggy Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
CiccioMaugeri Inviato 3 Marzo 2007 Segnala Condividi Inviato 3 Marzo 2007 Wow! Flaggy penso che l'argomento sia stato esaurito in modo efficace... GRAZIE! Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
maverik1 Inviato 3 Marzo 2007 Segnala Condividi Inviato 3 Marzo 2007 grazie faggy per i chiarimenti Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Johnny_Kulera Inviato 3 Marzo 2007 Autore Segnala Condividi Inviato 3 Marzo 2007 Insomma è un casino: ci sono troppe variabili in gioco e blindare il confronto in condizioni che non si verificano mai in realtà, ha poco senso. Ci sono aerei che usano più pista per decollare e aerei che fanno il contrario, dipende dall'aereo e dalla configurazione in cui si trova. Grazie per la risposta articolata di cui ho riportato solo l'essenziale e che ha fugato i miei timori di aver chiesto qualcosa di evidentissimo. Per aiuti esterni intendevo appunto dispositivi che variano la resistenza aerodinamica dell'aereo come hai intuito correttamente ed esemplificato. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ospite Folgore Inviato 10 Aprile 2007 Segnala Condividi Inviato 10 Aprile 2007 e se è un F18 su portaerei, ci vuole + spazio x decollare. x l'atterraggio c'è il cavo Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Roby Inviato 11 Aprile 2007 Segnala Condividi Inviato 11 Aprile 2007 Ciao, solo una piccola precisazione per Flaggy: volo con un ultraleggero e ti assicuro che in 60 metri decollo, ma ce ne vogliono almeno 100, senza ostacoli in testata pista, per atterrare e farmarmi completamente... ma deve essere un atterraggio perfetto. Ciao. {adi}-Roby Air Dominators Italia - www.ad-ita.it Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Flaggy Inviato 11 Aprile 2007 Segnala Condividi Inviato 11 Aprile 2007 Grazie per la precisazione, probabilmente ricordavo male il dato relativo agli ultraleggeri… Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ospite Folgore Inviato 11 Aprile 2007 Segnala Condividi Inviato 11 Aprile 2007 e se è a pieno carico???? carburante e armi varie??? + spazio x decollare che x atterrare Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Gabry Inviato 11 Aprile 2007 Segnala Condividi Inviato 11 Aprile 2007 la risposta e semplice nel decollo parti da una velocita che per esempio e 120 km/h mentre per atterrare arrivi a 200 km/h quindi facendo 2 calcoli e piu l'atterraggio p.s era un esempio Esatto... cioè l'atterraggio è l'inverso del decollo, quindi è necessario applicare una forza uguale e contraria a quella che tende a far andare il mezzo in avanti esatto Basta vi prego per pietà!! Troppo forte cmq sono daccordo Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Slowly Inviato 14 Maggio 2007 Segnala Condividi Inviato 14 Maggio 2007 Nessuno però si è chiesto "perchè", al fatto che ci vuole più spazio per atterrare! Vi ricordate il video coi freni in fiamme dopo un frenatone? Ecco, se volete arrestarvi in meno metri di quanti ne avete usati per decollare può darsi che con quell'aereo ce la fate pure, (non credo...): Inversori anche sotto i 60, freni a palla, flap zero per annullare la portanza residua e sopiler fuori come a strapparsi. Poi però mi auguro che siate pronti di spirito e atleticamente preparati, avete da scappare: -dal tecnico. -dalle fiamme. -dal caposcalo! -e dai passeggeri!!!! L'aereo va lasciato scorrere. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Captor Inviato 14 Maggio 2007 Segnala Condividi Inviato 14 Maggio 2007 Poi però mi auguro che siate pronti di spirito e atleticamente preparati, avete da scappare:-dal tecnico. -dalle fiamme. -dal caposcalo! -e dai passeggeri!!!! Ahah... L'aereo va lasciato scorrere. Verissimo, ormai si risparmiano anche i centesimi e vi assicuro che i freni non ve li passa la Brembo... Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Slowly Inviato 14 Maggio 2007 Segnala Condividi Inviato 14 Maggio 2007 Si. Però attento, non è questione di risparmio. Le Compagnie non dicono "lasciatelo scorrere così risparmiamo sui freni". C'è un perchè, ed è prettamente tecnico. Tu freneresti sui dischi con un mezzo che pesa 50 tonnellate all'atterraggio? Io no. Lo faccio scorrere, quando ha perso energia allora (forse), correggo con una toccatina. Gaurda, è molto simile alle moto sportive: i freni correggono. E' ovvio che in una pista corta li usi, ma tipicamente sono un ausilio, non una necessità. Vi ricordo che un 80 AZ poco tempo fa è atterrato a Napoli scoprendosi poi senza freni. S'è fermato ugualmente. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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