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IL VOSTRO CACCIA PREFERITO


M a V e R i C k

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Per me l' F-15 resta un mito.

 

Sarà che sono cresciuto con questo caccia, l'ho visto nascere, fare i primi voli...

 

L'ho seguito mentre strappava i record che erano del MIG-25, l'ho visto svilupparsi nella versione ASAT che era addirittura un'arma... antisatellite!

 

Poi quell'impressione di potenza, con 8 missili aria-aria, il cannone e tre serbatoi...

 

E gli oltre 25000 metri di quota raggiungibile, i Mach 2.5 e oltre in alta quota, i Mach 1.2 e oltre raso terra (è più veloce del Tornado...), il rapporto spinta / peso superiore a 1 che ne facevano il primo caccia davvero capace di salire a 90 gradi....

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Sono d'accordo con John! Infatti ho votato l'F-15 per primo!

 

Credo, senza togliere i meriti ai vari Su-27, F-22, F-35, ecc. che l'F-15 sia comunque stato un vero salto tecnologico nell'ambito cacci moderni. Il più affacinante senza dubbio! Primo volo negli anni settanta, ancora un temibile avversario nel 2004!

 

Eagle forever! B)

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IL MIO NUMERO 1 E' L' F-14 !!!!!!!!!! :drool:

 

E' FORTISSIMO ! ;)

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ciao a tutti

è molto che non discuto più per problemi al computer.

leggendo la discussione vorrei dare anch'io il mio parere:

appena entrato nel mondo dei caccia il mio aereo preferito era l'f16 ma dopo diventando un pò più esperto mi sono "innamorato dell'F15 e oggi credo che sia proprio il mio caccia preferito

 

 

B)

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per quanto l'F-15 possa rimanere un mito tra i suoi piloti e i suoi appassionati, io resto fedele agli F-16 e F-18, e in particolare credo che il Block 60 e il Super Hornet, insieme all'ormai ovvio F-22, siano i migliori caccia i dotazione alle forze occidentali, in termini di efficacia, efficieza, affidabilità, versatilità, manovrabilità e tecnologia. Certo non velocità, ineguagliabile rispetto a quella dell'F-15; ma il valore di velocità massima, come è noto, non è il paramentro che più influisce sull'esito di un combattimento aereo....

 

blackviper

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E' vero, la velocità non è tutto.

 

Se parliamo di combattimento aereo puro, vediamo quali sono le caratteristiche essenziali.

 

Combattimento BVR:

- Capacità Stealth

- Capacità elettroniche

- Velocità massima

- Quota massima operativa

 

Infatti nel combattimento BVR ha la meglio chi riesce ad ottenere per primo un aggancio sul bersaglio, lanciare il missile e allontanarsi prima di entrare nel raggio d'azione dei missili dell'avversario.

 

Con un F-15, io posso agganciare un F-16 a una distanza maggiore, e pertanto portarmi in posizione favorevole di attacco in termini di quota e velocità.

Posso lanciare il mio AMRAAM mantenendomi a una velocità leggermente supersonica o altamente subsonico, con un vantaggio di quota di molte migliaia di metri.

Questo significa che la gittata del mio AMRAAM si avvantaggia della quota e della velocità aggiuntiva del mio aereo.

Subito dopo aver lanciato, posso virare e allontanarmi tirando a Mach 2.5

Questo significa che io posso lanciare anche a distanze di 60-70 km dal bersaglio.

Al contrario, per riuscire a raggiungermi, l'AMRAAM nemico dovrebbe essere lanciato a non più di 10 km.

Il motivo è semplice: se mi allontano a Mach 2.5 e un AMRAAM mi insegue alla velocità media di Mach 4, ha un vantaggio su di me pari a Mach 1.5

Considerato che per percorrere la sua gittata - attorno ai 50 km se non c'è vantaggio di quota e velocità - il missile impiega mediamente 60 secondi, e che per guadagnare 1 km su di me ci mette sei secondi (per la differenza di velocità di Mach 1.5) questo significa che in 60 secondi il missile ha recuperato solo 10 km su di me.

Quindi, se è stato lanciato da oltre 10 km, non riesce a raggiungermi.

Al contrario, io avevo lanciato da oltre 50 km di distanza, per cui sono sempre rimasto fuori pericolo.

 

Non a caso, nei combattimenti simulati BVR contro un SU-35, l' F-15 spunta una probabilità teorica di successo pari al 43 %, mentre un F-16 arriva al 21 %, come l'F-18.

 

Fortuna che i missili russi non sono così efficienti come l'AMRAAM...

 

 

 

Se invece pensiamo al dogfight puro, i valori essenziali da tenere in considerazione sono:

 

- Eccesso di spinta

- Agilità

- Campo di visibilità del pilota

- Risposta dei motori

 

Ebbene, calcolando questi parametri l' F-15 raggiunge un'efficacia pari al 76 %, mentre un F-16 sta al 70 % e un F-18 al 72 %.

Tanto per paragone, un F-22 raggiunge il 100 %, un Typhoon il 97%, un SU-35 l' 85 %.

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qualcuno di voi ha delle informazioni dettagliate in ITALIANO sull'f15?

 

se volete potete inviarmele all'indirizzo marcobeconi@hotmail.com

 

grazie in anticipo ciao :helpsmile::helpsmile::helpsmile:

difficile se non imposibile puoi trovare solo nei vari siti italiani amatoriali di aerei tipo questo ma di molto specifico non troverai niente

comunque se si capisce un po' di inglese si può capire anche se non è in italiano

 

www.mgviper.too.it è un inizio

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Insomma... ho visto la scheda di quel sito in italiano ed è un po' misera e imprecisa....

 

In ogni caso, in italiano in Internet c'è... il nulla assoluto... :(

 

Purtroppo anche i testi tradizionali sono molto carenti.

 

Alcune case editrici hanno fatto delle traduzioni di testi di Bill Gunston e altri grandi autori inglesi, ma sono difficili da reperire e anche abbastanza costosi.

 

Purtroppo la verità è che il pubblico italiano è poco interessato, e quindi non c'è ricavo a pubblicare un bel manuale o dei bei testi monografici.

 

Lo ha fatto qualche rivista, credo Aerei.

 

Devi rassegnarti all'inglese... mi spiace!

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Grazie John per la splendida delucidazione sulle vere capacità dell'F-15 fronte agli altri caccia più diffusi...

 

Vorrei, se possibile, che tu facessi qualcosa di simile con l'F-14...

Considerando il Phoenix, sarebbe in vantaggio nel combattimento BVR, giusto?

Credi che metterebbe un F-15 in difficoltà?

E nel dogfight? Consideriamo l'F-14D...

Certo che a livello di dimensioni, è in grosso svantaggio... Forse è già visibile a 10-15 Km...

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E' vero, la velocità non è tutto.

 

Se parliamo di combattimento aereo puro, vediamo quali sono le caratteristiche essenziali.

 

Combattimento BVR:

- Capacità Stealth

- Capacità elettroniche

- Velocità massima

- Quota massima operativa

 

Infatti nel combattimento BVR ha la meglio chi riesce ad ottenere per primo un aggancio sul bersaglio, lanciare il missile e allontanarsi prima di entrare nel raggio d'azione dei missili dell'avversario.

 

Con un F-15, io posso agganciare un F-16 a una distanza maggiore, e pertanto portarmi in posizione favorevole di attacco in termini di quota e velocità.

Posso lanciare il mio AMRAAM mantenendomi a una velocità leggermente supersonica o altamente subsonico, con un vantaggio di quota di molte migliaia di metri.

Questo significa che la gittata del mio AMRAAM si avvantaggia della quota e della velocità aggiuntiva del mio aereo.

Subito dopo aver lanciato, posso virare e allontanarmi tirando a Mach 2.5

Questo significa che io posso lanciare anche a distanze di 60-70 km dal bersaglio.

Al contrario, per riuscire a raggiungermi, l'AMRAAM nemico dovrebbe essere lanciato a non più di 10 km.

Il motivo è semplice: se mi allontano a Mach 2.5 e un AMRAAM mi insegue alla velocità media di Mach 4, ha un vantaggio su di me pari a Mach 1.5

Considerato che per percorrere la sua gittata - attorno ai 50 km se non c'è vantaggio di quota e velocità - il missile impiega mediamente 60 secondi, e che per guadagnare 1 km su di me ci mette sei secondi (per la differenza di velocità di Mach 1.5) questo significa che in 60 secondi il missile ha recuperato solo 10 km su di me.

Quindi, se è stato lanciato da oltre 10 km, non riesce a raggiungermi.

Al contrario, io avevo lanciato da oltre 50 km di distanza, per cui sono sempre rimasto fuori pericolo.

 

Non a caso, nei combattimenti simulati BVR contro un SU-35, l' F-15 spunta una probabilità teorica di successo pari al 43 %, mentre un F-16 arriva al 21 %, come l'F-18.

 

Fortuna che i missili russi non sono così efficienti come l'AMRAAM...

 

 

 

Se invece pensiamo al dogfight puro, i valori essenziali da tenere in considerazione sono:

 

- Eccesso di spinta

- Agilità

- Campo di visibilità del pilota

- Risposta dei motori

 

Ebbene, calcolando questi parametri l' F-15 raggiunge un'efficacia pari al 76 %, mentre un F-16 sta al 70 % e un F-18 al 72 %.

Tanto per paragone, un F-22 raggiunge il 100 %, un Typhoon il 97%, un SU-35 l' 85 %.

L'AIM-120 AMRAAM per percorrere la sua gittata di 48+ km (50), a una velocità di Mach 4 (4240 km/h), dovrebbe impiegare 43 secondi (che è la sua autonomia).

Mentre se insegue un F-15 ad una velocità risultante di pari a Mach 1,5 (a pari quota chiaramente), dovrebbe impiegare, per colpirlo, ben 120 secondi. Il che va oltre la sua autonomia, a vantaggio

ulteriore dell'F-15. Comunque, alle stesse condizioni, la distanza massima alla quale è possibile raggiungere entro il tempo disponibile (45 secondi) l'F-15 dovrebbe essere di 19 km (Mach 1,5/45 s), e non dieci.

 

Nella frase: "Subito dopo aver lanciato, posso virare e allontanarmi tirando a Mach 2.5", non intendevi una virata a Mach 2.5? Per la quale occorrerebbe altrimenti un raggio di virata talmente elevato che meterebbe a rischio la sicurezza dell'F-15 (nel caso l'F-16 si salvi!), perdendo visuale e aggancio sul nemico.

"Questo significa che io posso lanciare anche a distanze di 60-70 km dal bersaglio": Entrambi i valori non sono fuori portata dell'AMRAAM?

 

Comunque mi hai convinto riguardo alla superiorità BVR dell'F-15 (i numeri parlano chiaro)! Rimango un po dubbioso circa l'attendibilità dei "combattimenti simulati BVR e la probabilità teorica di successo", per i quali vorrei avere qualche informazione in più, circa versioni, contromisure elettroniche, piloti.

Mentre per quanto riguarda i combattimenti aerei tipo dogfight, manca una variabile molto importante (o la più importante): - L'abilità del pilota!

 

Quanto adoro queste lezioni.... :) Dovremmo farle più spesso...

 

A presto!

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Ogni tanto con la matematica azzoppo.

 

Ho scritto che a Mach 1.5 ci mette sei secondi a percorrere un km, ed ho sbagliato.

In effetti ci mette due secondi e mezzo, poi bisogna aggiungere il tempo per compensare la separazione verticale.

Quindi in sessanta secondi percorre in effetti circa 20 km, non 10.

 

Le reali prestazioni tecniche dell'AIM-120 sono riservate, in particolare il tempo di funzionamento del motore.

 

Consideriamo il valore medio di un AIM-120 lanciato a velocità subsonica a una quota media (attorno ai 6-7 mila metri) e otteniamo una gittata pratica di circa 50 km.

 

Chiaramente questo dato aumenta se lancio a quote più alte e a velocità maggiori.

Ma aumenta ancora di più se lancio contro un aereo che sta venendo nella mia direzione.

 

In via teorica, posso lanciare un AIM-120 anche da 100 km di distanza, se l'aereo nemico viene a tutta birra nella mia direzione.

 

Per questo è importante il concetto di chi ha il primo Lock-On.

 

Cercherò di spiegarmi meglio, magari usando meno matematica.

 

Io sto su un F-15, dall'altra parte c'è un F-16.

Il radar dell' F-15 è molto più potente di quello dell' F-16, per cui rilevo l'F-16 ben prima che lui rilevi me.

D'altro canto il pilota dell'F-16 sul suo RWR probabilmente rileva la mia presenza (ma se siamo in zona di guerra è probabile che l'RWR sia pieno di segnali che arrivano da ogni parte) ma non sa con precisione dove mi trovo, a che quota, a che velocità, in che direzione sto andando.

Io invece so già tutto di lui, per cui manovro per portarmi più in alto (e il mio F-15 va più alto di lui) e guadagno una posizione favorevole, poi lancio il mio AMRAAM da 18000 metri di quota.

L'AMRAAM non dà segnali di sè: si dirige passivamente verso il punto previsto in cui si troverà l'F-16 e solo quando arriva in prossimità di quel punto attiverà il radar.

Io invece, dopo aver lanciato, posso virare, accelerare a Mach 2.5 e filarmela.

E se mi sono portato in posizione abbastanza favorevole, posso lanciare persino da 80-100 km, perchè l'F-16 si dirigerà VERSO il missile, e quando lo vedrà (sul suo radar o sul suo RWR) sarà già troppo tardi.

Del resto, il pilota dell'F-16 probabilmente asseconderà inconsapevolmente la mia manovra.

Vedrà un bersaglio che vira e si allontana, e tenterà di raggiungermi e di portarsi a distanza utile di tiro del suo AMRAAM.

In ogni caso, io avrò lanciato da 50-60 o addirittua 100 km - poco importa, l'F-16 deve serrare a 20-25 km per lanciare il suo missile.

Più serra però, più si avvicina al mio missile.

E in ogni caso, non riuscirà comunque a serrare perchè io sono più veloce di lui.

 

Il combattimento BVR si può simulare abbastanza bene, specialmente se si tiene conto che queste simulazioni non sono fatte più a tavolino, ma con piloti veri che usano dei simulatori collegati in rete.

 

Chiaramente ci sono variabili che non si possono calcolare, come l'efficacia dei sistemi di contromisure e l'efficacia del missile.

In queste simulazioni, di solito, si considera che entrambi i velivoli siano in una situazione di parità sia per quanto concerne le contromisure che per quanto attiene all'efficacia delle armi, per cui un missile lanciato contro un bersaglio che si trova nell'inviluppo di volo del missile stesso, si considera un centro pieno.

 

Nel dogfight, invece, il manico del pilota ha maggiore importanza, così come l'addestramento.

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Tutto quello che hai detto lo condivido e posso confermerlo perchè me lo ritrovo quando "simulo" con Lock On. Da questo punto di vista infatti questo simulatore è molto realistico: si sente parecchio la differenza di gittata di un missile se ad esempio il mio target si dirige verso di me o al contrario sta scappando...

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f_15_asat.jpg

 

Questo è un F-15 con un missile ASAT.

 

Negli anni 80 l'USAF ha sperimentato questa configurazione, ossia un F-15 armato del missile ASAT, derivato dal missile nucleare AGM-69 SRAM.

 

Il profilo di missione prevedeva che l'F-15 si arrampicasse a piena potenza fino a oltre 24000 metri di quota, e sganciasse il missile.

Il missile accelerava raggiungendo il satellite nemico nello spazio e distruggendolo con la sua testata ad alto esplosivo.

 

Il sistema è stato sperimentato il 13 settembre 1985, quando un F-15A/ASAT ha colpito e distrutto un satellite di ricerca utilizzato come bersaglio.

 

L'ASAT poteva colpire satelliti fino a una quota di 965 km, quindi era ideale per la distruzione di satelliti spia.

 

Un certo numero di F-15A è stato adattato a questo ruolo.

Anche se il sistema non è mai entrato in servizio, l'USAF ha conservato sia gli F-15 modificati che i missili ASAT costruiti (non si sa mai...).

 

Passiamo all'altro argomento, F-14 contro F-15.

 

Innanzitutto diciamo che F-14, F-15, F-16 ed F-18 hanno una sezione radar frontale molto simile.

Infatti in un aereo (non stealth), più che le dimensioni, le cose che riflettono meglio il radar sono le ventole dei compressori.

Ma anche altre cose, come lo stesso casco del pilota, sono micidiali riflettori radar, più che le ali e la fusoliera (parliamo sempre di sezione frontale, sia chiaro).

 

Il vantaggio delle piccole dimensioni, invece, si fa sentire nell'avvistamento visivo.

Ma con gli HUD digitali anche questo vantaggio è molto ridotto.

 

Un F-14D può lanciare i suoi AIM-54C Phoenix da una distanza di oltre 200 km, contro un bersaglio in avvicinamento.

Inoltre, il radar APG-71 dell'F-14D è il più potente tra quelli in servizio, con una portata che può arrivare anche a 400 km.

Quindi, un F-15 verrebbe avvistato prima, e il pilota dell'F-14 potrebbe manovrare per portarsi ad una quota molto alta, intorno ai 18000 metri, e su un profilo d'attacco vantaggioso (potrebbe scegliere un avvicinamento frontale, ma anche una rotta di intercettazione perpendicolare rispetto alla rotta dell'F-15 e diretta verso un punto situato a circa 150 km davanti al bersaglio).

 

In questo caso, però, le cose funzionano diversamente perchè.... il Phoenix non è come l'AMRAAM !

L'AIM-54C ha un sistema di autopilota INS, un radar attivo terminale (portata indicata in circa 20 km) ma ha la necessità di essere aggiornato dal sistema radar dell' F-14D (ossia dal suo APG-71).

Questo è un grosso problema.

Primo, perchè l' RWR dell' F-15 avviserebbe il suo pilota del fatto che è stato non solo scoperto, ma anche illuminato, e quindi che c'è un missilone in arrivo.

Secondo, perchè l'F-14D non potrebbe allontanarsi subito dopo il lancio, ma dovrebbe continuare a volare in direzione dell' F-15 bersaglio.

Terzo, perchè il Phoenix non ha la stessa capacità dell'AMRAAM di "anticipare" il punto di impatto, quindi tende a seguire una traiettoria definita "The dog run" ossia un aggiustamento costante che si traduce in una perdita di autonomia.

Quarto, perchè il profilo di volo del Phoenix è particolare. Egli sale di quota (tanto) e picchia sul bersaglio mantenendo una velocità elevata ma la sua manovrabilità è molto ridotta.

 

Facciamo due calcoli, ma se mi sbaglio di nuovo con la matematica correggetemi.

In fin dei conti è il concetto quello che conta.

 

Immaginiamo un lancio frontale.

 

L'F-14 si trova a oltre 200 km dall' F-15 e lancia il Phoenix da una quota di 18000 metri e ad una velocità di 1000 km/h.

L'F-15 si accorge di essere illuminato, quindi ha due possibilità: allontanarsi rifiutando il combattimento, oppure accelerare a velocità supersonica, diciamo Mach 2, portandosi anch'egli a 18000 metri di quota.

Nel frattempo, il radar dell'F-15 ha agganciato anch'esso il Tomcat.

 

A questo punto il Phoenix (a Mach 5) impiegherà circa 140 secondi per arrivare alla sua massima portata di 200 km, ma l'F-15 si sta avvicinando a una velocità media di Mach 2.

La velocità relativa, quindi, è di Mach 7. Il che significa oltre due km al secondo!

Quindi l'F-15 e il Phoenix si "incontreranno" dopo circa 120 secondi di volo.

In questo tempo, l'F-15 e l'F-14 si sono avvicinati (velocità relativa pari a circa Mach 3) e si trovano a circa 80 km di distanza l'uno dall'altro.

 

L'F-15, quindi, non ha ancora la possibilità di lanciare il suo AMRAAM, nel momento in cui viene raggiunto dal Phoenix.

 

Il pilota dell'F-15, però, potrebbe decidere di non "collaborare" con il Phoenix, e anzichè andargli diritto incontro, potrebbe zigzagare impostando una serie di virate una opposta all'altra: la prima di 45 gradi, tutte le altre di 90 gradi.

Sarebbero virate ampie (a Mach 2....) e intervallate da circa 5-10 secondi di volo diritto.

In questa maniera il Phoenix consumerebbe almeno il 30 % della sua autonomia per seguire la "curva del cane", e perderebbe buona parte della sua energia di manovra.

In questo modo il colpo potrebbe (dico potrebbe) andare a vuoto, e quindi i due aerei si ritroverebbero a circa 90-100 km l'uno dall'altro.

Il Tomcat potrebbe lanciare un secondo Phoenix: questa volta l'autonomia sarebbe sufficiente anche se l'Eagle si mettesse a zigzagare.

Il Phoenix e l'Eagle si incontrerebbero dopo circa 50 secondi di volo, e a questo punto l'Eagle si troverebbe a 50 km dal Tomcat, e potrebbe tentare un lancio di AMRAAM un attimo prima di essere raggiunto dal Phoenix.

Ma il Tomcat invertirebbe la rotta, tirerebbe alla massima velocità e si porterebbe fuori portata (contro un Tomcat che se la fila a Mach 1.5 - 1.8, l'AMRAAM dovrebbe essere lanciato da non oltre 25-30 km).

 

In definitiva, un F-15 dovrebbe superare indenne due lanci di Phoenix prima di poter giungere a distanza utile di tiro da un F-14.

 

Siccome il Phoenix delle ultime versioni (AIM-54C+) è un missile molto più preciso rispetto al predecessore AIM-54A, è un rischio che non conviene correre.

 

Il pilota dell'F-15 dovrebbe invece cercare di restare al limite del raggio d'azione pratico dei Phoenix (quindi mantenersi a circa 130-140 km di distanza dal Tomcat) manovrando sugli assi laterali e sfruttando la propria velocità superiore e la maggior riserva di carburante, per cercare di approfittare del momento in cui il Tomcat sarebbe costretto a interrompere il combattimento per rientrare alla base.

Ma sarebbe un colpo molto difficile da mettere a segno.

 

Se invece i due aerei si affrontassero a colpi di AMRAAM, probabilmente si abbatterebbero a vicenda. Il risultato sarebbe un bel pareggio.

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