Ospite intruder Inviato 25 Agosto 2008 Segnala Condividi Inviato 25 Agosto 2008 (modificato) Henri Marie Coandă (Bucarest, 7 Giugno 1886 -25 Novembre 1972), scienziato e ingegnere rumeno, fu tra i pionieri dell'aerodinamica moderna. Nel 1910 presentò il primo aereo a getto (solo 7 anni dopo il primo volo dei fratelli Wright) dando così vita al primo aereo con motoreattore della storia dell'aeronautica. Henri Coandă è inoltre famoso per la scoperta del cosiddetto effetto Coandă, un importante fenomeno fluidodinamico. Nato a Bucharest, secondogenito di una famiglia numerosa, suo padre era il Generale Constantin Coandă, un professore di matematica alla Scuola Nazionale d'Ingegneria. Sua madre, Aida Danet, era figlia del fisico francese Gustave Danet, nata in Bretagna. Sin da bambino, ricordò in seguito, era affascinato dalle meraviglie e dai miracoli del vento. Studiò alla Scuola Comunale Petrache Poenaru di Bucharest, e poi dal 1896 al Liceo Sava. Dopo tre anni, suo padre lo trasferì al Liceo Militare di Iaşi. Ottenne il diploma nel 1903 ed il grado di sergente maggiore, e proseguì gli studi alla Scuola di Artiglieria ed Ingegneria Navale a Bucarest. Inviato con un reggimento di artiglieria in Germania nel 1904, si iscrisse alla Technische Hochschule di Charlottenburg a Berlino. Ottenne il grado di ufficiale d'artiglieria, ma era molto più interessato nei problemi tecnici riguardanti il volo. Nel 1905, costruì un aeroplano missile per l'Esercito Rumeno. Continuò gli studi dal 1907 al 1908 all'Istituto Montefiore di Liegi in Belgio dove conobbe Giovanni Caproni. Nel 1908 tornò in Romania per servire come ufficiale nel Secondo Reggimento di Artiglieria. Tuttavia il suo spirito inventivo non andava d'accordo con la disciplina militare, per questo motivo sollecitò ed ottenne il permesso di lasciare l'esercito, e approfittò della sua ritrovata libertà per compiere un lungo viaggio in automobile da Isfahan, a Teheran, ed in Tibet. Al suo ritorno nel 1909, si recò a Parigi, dove si iscrisse alla neonata École Nationale Superieure d'Ingenieurs en Construction Aéronautique (l'attuale École Nationale Supérieure de l'Aéronautique et de l'Espace, nota anche come SUPAERO); solo un anno dopo ottenne la laurea, nel 1910 primo del sjuo corso. Con l'aiuto dell'ingegner Gustave Eiffel e del matematico, nonché politico e pioniere aereonautico Paul Painlevé, iniziò la sperimentazione delle tecniche aerodinamiche: uno di questi esperimenti prevedeva il montaggio di un dispositivo sperimentale su un treno alla velocità di 90 km/h per poterne analizzare il comportamento aerodinamico, che portò alla scoperta dell'effetto aerodinamico noto come Effetto Coandă. Nel 1910, facendo uso del lavoro di Caproni, progettò, costruì e pilotò il primo aereo alimentato a 'termogetto', il Coandă-1910, con il quale fece una dimostrazione pubblica al Secondo Salone internazionale dell'aeronautica di Parigi. Faceva uso di un motore a pistoni con 4 cilindri che azionavano un compressore, il quale a sua volta alimentava due bruciatori per la spinta. Sarebbero occorsi altri trent'anni per vedere il successivo aereo alimentato con un sistema simile, il Campini Caproni CC.2. Il Coandă-1910 All'aeroporto di Issy-les-Moulineaux nei pressi di Parigi, perse il controllo del suo velivolo, che precipitò e prese fuoco. Fortunatamente, riuscì a salvarsi con poche ferite leggere. In quello stesso periodo, Coandă abbandonò i suoi esperimenti per un calo d'interesse e per mancanza di supporto da parte delle istituzioni pubbliche e scientifiche. Tra il 1911 ed il 1914, egli lavorò come direttore tecnico della Bristol Aeroplane Company nel Regno Unito, dove progettò diversi aeroplani noti come aerei Bristol-Coandă. Nel 1912 uno di questi velivoli vinse il primo premio all' International Military Aviation Contest. Nel 1915, fece ritorno in Francia, dove lavorò durante la prima guerra mondiale per Delaunay-Belleville a Saint-Denis: progettò e costruì tre diversi modelli di aerei a propulsione, compreso il Coandă-1916, con due propulsori montati vicino alla coda; questo progetto venne ripreso per la progettazione dell'aereo da trasporto "Caravelle", per il quale Coandă collaborò come consulente tecnico. Nel periodo tra le due guerre, continuò a viaggiare e a creare nuove invenzioni, tra le quali il primo treno aereodinamico. Nel 1934 ottenne un riconoscimento in Francia per la scoperta dell' Effetto Coandă; nel 1935, fece uso di questo principio per costruire un hovercraft battezzato "Aerodina Lenticulara", molto simile per forma all' VZ-9-AV Avrocar, sviluppato dall' Avro Canada prima di essere acquistato dall'USAF e classificato come progetto segreto. Nel 1969, durante i primi anni della dittatura di Ceauşescu, fece ritorno in Romania per trascorrere gli ultimi anni nel suo paese natale, dove prestò servizio come direttore dell' Istituto per le Creazioni Scientifiche e Tecniche (INCREST) e nel 1971 riorganizzò, insieme al professor Elie Carafoli, il Dipartimento di Ingegneria Aeronautica della Università Politecnica di Bucharest, separandolo dal Dipartimento di Ingegneria Meccania. Morìa Bucarest il 25 novembre 1972 all'età di 86 anni. L'Aeroporto Internazionale di Bucharest-Otopeni è dedicato al suo nome. EDIT: ho copiato da wikipedia, scritta in un italiano di peste da un rumeno, probabilmente. Cerco altro materiale e aggiungerò in seguito. Modificato 25 Agosto 2008 da intruder Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Blue Sky Inviato 25 Agosto 2008 Segnala Condividi Inviato 25 Agosto 2008 (modificato) Interessante Intruder... Tratto da wiki??? Aggiungo questi link altrettanto interessanti! Henri Marie Coanda Coanda Effect --- US Patents Henri Coanda Modificato 25 Agosto 2008 da Blue Sky Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ospite intruder Inviato 25 Agosto 2008 Segnala Condividi Inviato 25 Agosto 2008 (modificato) Purtroppo sì, come ho promesso cercherò di rimediare qualcosa di meglio di quello schifo (e l'ho già aggiustato, l'originale non si può leggere). Tieni presente che mi sono imbattuto per caso in questa storia, benché sapessi dell'Effetto Coanda... mi pareva importante ricordare l'Uomo, ma il suo connazionale che ha scritto quella roba dovrebbe tornare a scuola di italiano, e anche piuttosto di corsa. Modificato 25 Agosto 2008 da intruder Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Kometone Inviato 1 Settembre 2008 Segnala Condividi Inviato 1 Settembre 2008 Io sapevo che Coanda non era nemmeno decollato: si spaventò per una fiammata e spense tutto. E poi questo non è nemmeno un aereo a reazione... anche il Caproni Campini volava con i bruciatori spenti. Io li considero come eliche intubate. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Pete57 Inviato 7 Settembre 2008 Segnala Condividi Inviato 7 Settembre 2008 Io sapevo che Coanda non era nemmeno decollato: si spaventò per una fiammata e spense tutto. E poi questo non è nemmeno un aereo a reazione... anche il Caproni Campini volava con i bruciatori spenti. Io li considero come eliche intubate. Quello che dice Kometone è vero, però a Coanda, secondo me, va riconosciuto il merito di essere stato il primo a tentare di mettere in pratica (anche se, non necessariamente, forse, il primo ad intuirlo) un sistema di propulsione, alternativo all'elica, che si basava sull'acellerazione di un fluido aumentandone l'energia mediante combustione, ed in questo si può considerare più avanzato dello Stipa-Caproni che, comparso circa vent'anni dopo e da molti salutato oggi come un pioniere del volo a reazione, era piuttosto un semplice velivolo ad elica intubata. Non ho niente a riguardo, ma non escluderei che sia Whittle che Von Ohain ne abbiano studiato gli scritti. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Kometone Inviato 7 Settembre 2008 Segnala Condividi Inviato 7 Settembre 2008 (modificato) Tra l'altro in quegli anni lo stesso schema venne adottato da un italiano, ora non ricordo il nome, ma lo studiò fino agli anni '20 e quando seppe del lavoro di Coanda s'inca*** urlando che gli aveva rubato il progetto.... Modificato 7 Settembre 2008 da Kometone Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Pete57 Inviato 7 Settembre 2008 Segnala Condividi Inviato 7 Settembre 2008 Tra l'altro in quegli anni lo stesso schema venne adottato da un italiano, ora non ricordo il nome, ma lo studiò fino agli anni '20 e quando seppe del lavoro di Coanda s'inca*** urlando che gli aveva rubato il progetto.... Poteva essere Antonio Mattioni, che creò la "Botte Volante", portata in volo da Vasco Magrini il 29/12/1923 oppure Luigi Stipa, progettista del già citato Caproni-Stipa, costruito dalla Caproni e portato in volo da Domenico Antonini il 7/10/1932, entrambi "lettere morte" ed entrambi esempi non proprio eccelsi di design aeronautico Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Kometone Inviato 7 Settembre 2008 Segnala Condividi Inviato 7 Settembre 2008 Boh, dovrei vedere... comunque non era un aereo, solo il motore e comunque lo schema era lo stesso di Coanda e Campini Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ospite intruder Inviato 8 Settembre 2008 Segnala Condividi Inviato 8 Settembre 2008 (modificato) Tra l'altro in quegli anni lo stesso schema venne adottato da un italiano, ora non ricordo il nome, ma lo studiò fino agli anni '20 e quando seppe del lavoro di Coanda s'inca*** urlando che gli aveva rubato il progetto.... Gli italiani per abitudine piangono il morto per fregare il vivo. Tutti a ricordare che Bell soffiò il progetto del telefono a Meucci, ma nessuno ricorda che tutti e due lo fregarono in realtà a uno sconosciuto danese, o forse a un altro italiano, Innocenzo Manzetti, e lo stesso Marconi fregò l'idea della radio a uno sconosciuto di nome Tesla... Modificato 8 Settembre 2008 da intruder Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Blue Sky Inviato 8 Settembre 2008 Segnala Condividi Inviato 8 Settembre 2008 (modificato) e lo stesso Marconi fregò l'idea della radio a uno sconosciuto di nome Tesla... Argh!!!!! Sconosciuto il grande Nikola Tesla???? NIKOLA TESLA Secondo la leggenda, Tesla nacque precisamente a mezzanotte durante un temporale, in una famiglia serba di Smiljan vicino Gospic, nella regione della Lika, allora facente parte dell'Impero austro-ungarico, Regno d'Ungheria, ora in Croazia. Il padre era un prete ortodosso, così come il nonno materno. Nikola aveva un fratello e tre sorelle. Andò a scuola a Karlovac, quindi studiò ingegneria elettrica all'Università tecnica di Graz. Durante gli studi si interessò agli impieghi della corrente alternata. Frequentò solo il primo semestre del primo anno e non arrivò quindi alla laurea. Seguì poi i corsi dell'Università di Praga per un'estate, studiando fisica e matematica avanzata. Si dedicò alla lettura di molti lavori, imparando a memoria interi libri: aveva una memoria fotografica. Tesla affermò, nella sua autobiografia, di avere avuto numerosi particolari momenti di ispirazione. Nei primi anni di vita egli fu spesso malato. Soffriva di una strana malattia per cui gli apparivano davanti agli occhi lampi luminosi accecanti, sovente accompagnati da allucinazioni. Molte di queste visioni erano connesse a parole o idee che aveva in mente. Simili sintomi si ritrovano in quella che oggi si chiama sinestesia. Nel 1881 si spostò a Budapest per lavorare in una compagnia dei telegrafi. Tesla divenne il responsabile elettrico dell'azienda ed in seguito lavorò come ingegnere per il primo sistema telefonico ungherese. In quegli anni realizzò anche un dispositivo che, secondo alcuni, era un ripetitore o amplificatore telefonico, secondo altri invece potrebbe essere stato il primo altoparlante. Si trasferì quindi a Maribor, in Slovenia, dove lavorò come aiuto ingegnere. In quel periodo soffrì di un esaurimento nervoso. Nel 1882 arrivò a Parigi per lavorare come ingegnere alla Continental Edison Company, progettando migliorie agli apparati elettrici. Nello stesso anno, Tesla ideò il motore ad induzione e iniziò a sviluppare diversi dispositivi che usavano il campo magnetico rotante, per i quali ottenne brevetti nel 1888. Poco dopo, sempre nel 1882, Tesla dovette accorrere al capezzale della madre morente, arrivando poche ore prima che ella spirasse. Le sue ultime parole furono "Sei arrivato, Nidžo, mio orgoglio". Dopo la morte della madre, Tesla si ammalò. Rimase in convalescenza due o tre settimane a Gospic e nel paese di Tomingaj vicino Gracac, nell'odierna Croazia, luogo natale della madre. Nel 1884, al suo arrivo negli Stati Uniti, Tesla aveva in mano poco altro che una lettera credenziale di Charles Batchelor, suo superiore nella precedente occupazione. In questa lettera, indirizzata a Thomas Edison, Batchelor scriveva "Conosco due grandi uomini, uno siete voi, l'altro è questo giovane". Edison assunse Tesla nella sua azienda Edison Machine Works. I compiti di Tesla furono dapprima semplici ma rapidamente si occupò anche dei problemi più complessi all'interno dell'azienda; gli fu quindi proposto di riprogettare l'esistente generatore di corrente continua. Nel 1919 Tesla scrisse che Edison gli aveva offerto, per quel compito, l'esorbitante premio di 50 mila dollari (equivalenti a circa 1 milione di dollari attuale). Tesla disse di aver lavorato quasi un anno per riprogettare il motore e il generatore. Il suo lavoro portò all'azienda di Edison diversi brevetti estremamente redditizi. Quando Tesla chiese del premio, secondo il racconto di Tesla, Edison rispose: "Tesla, lei non capisce il nostro senso dell'umorismo americano", e rifiutò di mantenere la promessa. Tesla si dimise quando gli fu anche rifiutato un aumento di stipendio, da 18 dollari a settimana a 25 dollari. Va notato che la cifra di 50 mila dollari corrispondeva all'intero capitale sociale dell'azienda a quel momento. Per un certo tempo, dovette lavorare come scavatore di fossati, ironia della sorte sempre per l'azienda di Edison. Questi, tra l'altro, non volle mai studiare i progetti di Tesla riguardanti la corrente alternata polifase, essendo convinto che il futuro fosse la corrente continua. Tesla viceversa continuò a concentrarsi sulla corrente alternata. Nel 1886 Tesla fondò una propria società, la Tesla Electric Light & Manufacturing. I primi finanziatori non erano d'accordo con Tesla sui suoi progetti per il motore a corrente alternata e alla fine gli tolsero il controllo della società. Tesla lavorò quindi a New York come operaio generico dal 1886 al 1887 per guadagnarsi da vivere e mettere da parte risorse per i suoi progetti futuri. Nel 1887 costruì il primo motore a induzione a corrente alternata senza attrito, di cui fece dimostrazione presso l'American Institute of Electrical Engineers (attualmente IEEE) nel 1888. Nello stesso anno, sviluppò i principi della sua bobina di Tesla e iniziò a lavorare con George Westinghouse nei laboratori di Pittsburgh della Westinghouse Electric & Manufacturing Company. Westinghouse ascoltò le sue idee per i sistemi polifase che avrebbero permesso la trasmissione di elettricità a corrente alternata lungo grandi distanze. Nell'aprile del 1887 Tesla iniziò a investigare su quelli che in seguito sarebbero stati chiamati raggi X utilizzando i suoi tubi a vuoto a singolo nodo (analogo al suo brevetto n.514170). Questo dispositivo differiva dai primi altri tubi a raggi X per il fatto che non avevano elettrodo bersaglio. Il termine moderno per il fenomeno prodotto attraverso questo apparecchio è bremsstrahlung (o radiazione di frenamento). Sappiamo che questo dispositivo operava emettendo elettroni da un singolo elettrodo attraverso una combinazione di emissione di campo ed emissione termoionica. Una volta liberati, gli elettroni sono respinti con forza dall'intenso campo elettrico vicino all'elettrodo durante i picchi a voltaggio negativo dall'output oscillante ad alto voltaggio della bobina di Tesla, generando raggi X nel momento in cui collidono con l'involucro di vetro. Egli utilizzò altresì dei tubi di Geissler. Fin dal 1892 Tesla divenne consapevole di quelli che Wilhelm Röntgen successivamente identificò come effetti dei raggi X. Tesla commentò i pericoli di lavorare con dispositivi produttori di raggi X a "singolo nodo", attribuendo erroneamente i danni alla pelle all'ozono piuttosto che alla radiazione: "Sulle azioni che feriscono la pelle... noto che esse sono state male interpretate... Esse non sono dovute ai raggi Röntgen, ma semplicemente all'ozono generato in contatto con la pelle. Anche l'acido nitroso potrebbe esserne responsabile, ma per una piccola estensione". (Tesla, in Electrical Review, 30 novembre 1895). Tesla osservò successivamente un assistente gravemente "bruciato" dai raggi X nel suo laboratorio. Eseguì numerosi esperimenti prima della scoperta di Röntgen (compresa la radiografia delle ossa della propria mano; in seguito spedì tali immagini a Röntgen) ma non rese largamente note le sue scoperte; la maggior parte della sua ricerca è andata perduta nell'incendio del suo laboratorio avvenuto nel marzo del 1895. Il 30 luglio 1891, a 35 anni, ottenne la naturalizzazione a cittadino americano. Sempre nel 1891 Tesla creò un laboratorio nella Fifth Avenue a Manhattan, a New York. In seguito Tesla stabilì un altro laboratorio in Houston Street, sempre a New York. Riuscì ad accendere, a distanza e senza fili, dei tubi a vuoto in entrambi i suoi laboratori, fornendo la prova delle potenzialità della trasmissione senza fili di potenza. Alcuni degli amici più stretti di Tesla erano artisti; tra questi il direttore del Century Magazine, Robert Underwood Johnson, che aveva adattato diverse poesie del poeta serbo Jovan Jovanovic Zmaj (che Tesla aveva tradotto). Sempre in quegli anni Tesla era influenzato dalla dottrina filosofica vedica di Swami Vivekananda. All'età di 36 anni Tesla depositò i primi brevetti riguardanti il sistema energetico polifase. In seguito le sue ricerche sul sistema e sui principi del campo magnetico rotante. Tesla lavorò come vice presidente dell'American Institute of Electrical Engineers (ora parte dell'IEEE) dal 1892 al 1894. Dal 1893 al 1895 investigò sulle correnti alternate ad alta frequenza. Generò corrente alternata di un milione di volt usando una bobina di Tesla conica e investigò sull'effetto pelle nei conduttori, progettò circuiti regolatori, inventò una macchina per indurre il sonno, lampade a scarica di gas senza fili e trasmise energia elttromagnetica senza fili, costruendo con successo il primo trasmettitore radio. A St. Louis, Missouri, Tesla diede una dimostrazione relativa alla comunicazione radio nel 1893. Rivolgendosi al Franklin Institute a Philadelphia, Pennsylvania e al National Electric Light Association, descrisse e dimostrò in dettaglio i suoi principi. L'invenzione della radio di Marconi fu sempre contestata da Tesla nonostante fosse Marconi ad aver sviluppato una prima realizzazione pratica coronata da successo. L'inventore serbo ed i suoi eredi intrapresero azioni legali negli Stati Uniti per difendere quelli che ritenevano loro diritto. Nikola Tesla fu uno dei primi a brevettare un mezzo per produrre affidabilmente correnti a radiofrequenza. Il brevetto USA 447,920 di Tesla, "Metodo di Azionare Lampade ad Arco" ( 10 marzo 1891), descrive un alternatore che produceva corrente ad alta-frequenza (per quel periodo di tempo), circa 10,000 cicli al secondo. (Il termine ciclo-per-secondo fu cambiato più tardi con "hertz".) la Sua innovazione brevettabile era l’eliminazione del suono prodotta da lampade arco usate su correnti alternate o pulsanti usando frequenze oltre la percezione dell’udito umano. L'alternatore produceva onde nella banda di Frequenza Molto Bassa (VLF) .(www.ingegnie.org) P.S.Scusate l'OT ma sembrava doveroso ricordare un Fisico, Inventore, Scienziato, Ingegnere che ha dato molto all'umanità! Modificato 8 Settembre 2008 da Blue Sky Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Magno Inviato 8 Settembre 2008 Segnala Condividi Inviato 8 Settembre 2008 Gli italiani per abitudine piangono il morto per fregare il vivo. Tutti a ricordare che Bell soffiò il progetto del telefono a Meucci, ma nessuno ricorda che tutti e due lo fregarono in realtà a uno sconosciuto danese, o forse a un altro italiano, Innocenzo Manzetti, e lo stesso Marconi fregò l'idea della radio a uno sconosciuto di nome Tesla... Talmente sconosciuto che l'intensità del campo magnetico si misura in Tesla (T). Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ospite intruder Inviato 10 Settembre 2008 Segnala Condividi Inviato 10 Settembre 2008 (modificato) Quanti sanno chi era, chi fu, Nikla (o Nikola, secondo altre fonti) Tesla? Il fatto che il campo magnetico si misuri in Tesla non significa nulla per chi non sa chi era. Molte persone nemmeno sanno chi era Watt, eppure i watt (pronunciati alla tedesca, vatt, anziché all'inglese uott) li conosciamo tutti... Quando Marconi gli fregò l'idea della radio, Tesla era un perfetto sconosciuto, comunque. Modificato 10 Settembre 2008 da intruder Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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